di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Idrija è senza dubbio uno dei gioielli più preziosi della Slovenia alpina. Da una parte la sua storia di importante città mineraria, sede della seconda miniera di mercurio più vasta mai esistita, ha lasciato testimonianze di grande valore che meritano di essere visitate. La Galleria di Antonio, l’antica fonderia riconvertita in museo, i suoi magnifici merletti, una tradizione inaugurata dalle mogli dei minatori secoli fa e tuttora mantenuta ad altissimi livelli.
E poi, naturalmente, c’è il Castello Gewerkenegg, elegante edificio del XVI secolo splendidamente restaurato e sede dell’interessante museo civico sulla storia e le tradizioni della città. Ma immersa com’è nell’ambiente alpino, Idrija è preziosa anche per chi ama fare lunghe escursioni e giri in bici nella natura. Bastano pochi minuti a piedi per uscire dalla città e ritrovarsi a camminare tra i boschi. E nei dintorni si possono fare bellissime passeggiate per raggiungere altri luoghi ricchi di storia, a partire dalla vecchia Tipografia partigiana.
Ma quel che è davvero imperdibile a Idrija per gli amanti della natura e delle escursioni, è il suo Geoparco Unesco: 300 chilometri quadrati di patrimonio naturale e culturale da scoprire grazie a decine di sentieri escursionistici e itinerari adatti alla bici. La sua particolarità è che si trova proprio nel punto in cui le Alpi Dinariche, che dalla Slovenia si addentrano per buona parte della penisola balcanica, e le Alpi Giulie.
Un’area estremamente interessante dal punto di vista geomorfologico, insomma, di una complessità che vale la pena di scoprire cominciando dal Centro visitatori, il punto di ingresso al Geoparco. Qui si viene a sapere tutto sulla formazione della struttura geologica di Idrija e sui fenomeni naturali più tipici di questi luoghi, tra gole profonde, altipiani e paesaggi tipicamente carsici. Come non potrebbe essere altrimenti, parte della mostra è dedicata anche alle risorse minerarie che per molti secoli hanno segnato la vita di Idrija.
Una volta usciti dal Centro visitatori poi, non c’è che da scegliere per visitare il Geoparco. Fra gli itinerari da non perdere c’è senza dubbio quello lungo il canale di Rake, in un’esplosione di vegetazione rigogliosa. In realtà però, qualunque sentiero si decida di seguire regala un’immersione in suggestive foreste di faggio e abete, passeggiate meravigliose tra colline e prati verdeggianti, ruscelli e torrenti dalle acque cristalline, e giri in bici entusiasmanti perfetti per fare il pieno di energie.
Dalle montagne di Hleviše, habitat di specie endemiche e protette come la bellissima primula carniolica e il rododendro irsuto, si hanno panoramiche spettacolari della valle del fiume Idrijca e della foresta di Trnovo, parte del grande complesso forestale che prosegue attraverso la Slovenia fino a unirsi alle foreste croate. Dal canto suo, il monte Javornik è il più alto del Geoparco con 1241 metri di altezza, e dalla sua torre ponoramica la vista è davvero mozzafiato.
Gli amanti della pesca qui troveranno luoghi fantastici per pescare la trota marmorata, e gli appassionati di scienze naturali potranno sbizzarrirsi grazie alla straordinaria biodiversità del geoparco, dove crescono decine di specie vegetali ormai molto rare, e persino protette, e vivono numerosissime specie animali che qui hanno trovato un habitat estremamente favorevole.
Una volta tornati in città, inoltre, le occasioni per rifocillarsi non mancano grazie a una cucina locale ricca di piatti gustosi e prelibati. Un altro ottimo motivo per lanciarsi alla scoperta del Geoparco, tornare indietro affamati, e apprezzare al massimo le ricette tradizionali di Idrija!
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