di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Poco lontano da Celje, nella Slovenia orientale, si trova una piccola gemma di nome Šentjur. Una cittadina bagnata dal fiume Voglajna, che un tempo apparteneva alla regione storica della Bassa Stiria. Certo, con una popolazione che non arriva ai 5mila abitanti non è una grande città. Eppure è una meta perfetta per immergersi in un paesaggio bellissimo e, al tempo stesso, conoscere quella Slovenia più autentica e raccolta che spesso si cela proprio nei piccoli centri.
A Šentjur infatti la storia non è passata senza lasciare tracce. Qui ci sono le rovine dell’antico Castello di Rifnik, menzionato per la prima volta in un documento del 1326; un parco archeologico con un insediamento di epoca neolitica; la casa famigliare degli Ipavec, una dinastia di compositori, dottori, uomini di scienza e artisti risalente al 1760; e il museo della Ferrovia meridionale, che ripercorre la nascita di un’opera infrastrutturale di grande importanza storica, la linea Graz-Celje.
Inoltre, i dintorni offrono innumerevoli opportunità di partire per delle bellissime escursioni a piedi o in bici nella natura, fare passeggiate a cavallo e immergersi nelle tradizioni rurali di questo angolo di Slovenia.
Le rovine del Castello di Rifnik, dalle quali emerge soprattutto l’alta torre, sono davvero suggestive. Situate in cima all’omonima collina, sono abbracciate da un fitto bosco, e nonostante oggi siano immerse in una grande pace e quiete, la verità è che hanno un passato tormentoso alle spalle. Si dice infatti che il castello, inizialmente appartenuto alle famiglie Rifnik e Mertl, venne attaccato durante una rivolta contadina nel 1653, e che fu abbandonato nella seconda metà del XVII secolo, e lasciato cadere in rovina.
Raggiungere ciò che rimane del Castello di Rifnik è un’ottima scusa per fare una piacevole passeggiata, e tra l’altro da lassù si può ammirare un panorama molto bello, fra colline verdeggianti che si susseguono una dopo l’altra, ricoperte da folti boschi e costellate qui e là da case e paesini.
Bisogna anche sapere che la stessa collina era abitata molto, molto tempo prima che arrivassero gli abitanti del Castello. Il Parco archeologico di Rifnik si basa sul più grande insediamento preistorico finora ritrovato in Slovenia, risalente all’epoca neolitica, e offre anch’esso una bellissima vista panoramica. Aperto tutto l’anno, comprende anche le fondamenta di due chiese cristiane molto antiche, di sette case e di un antico muro difensivo.
All’interno della riproduzione dell’abitazione preistorica, dei pannelli illustrano la storia di Rifnik. I reperti rinvenuti durante gli scavi, invece, si trovano nel Museo di piazza Zgorni trg, a Šentjur.
Al Museo della Ferrovia Meridionale invece, si può scoprire nei dettagli la storia di un capitolo di quella che fu un’opera infrastrutturale importantissima ai tempi dell’Impero austro-ungarico. I lavori per costruire questa linea ferroviaria cominciarono nel 1839, con lo scopo di collegare Vienna e Trieste. Nel Museo di Šentjur è illustrata la storia del tratto che unisce la cittadina austriaca di Graz con Celje, nella Slovenia orientale, per poi proseguire verso Lubiana.
Il Museo si trova proprio alla stazione dei treni di Šentjur, e grazie alla sua esposizione e ai reperti esposti permette di fare un vero e proprio viaggio nel tempo. A un’epoca in cui vicino alle stazioni c’erano anche gli uffici del telegrafo, i deviatoi erano ancora azionati a mano dal personale ferroviario, e le locomotive erano a vapore.
Da non perdere anche la casa famigliare degli Ipavec, in piazza Zgornji trg. Qui si può visitare l’esposizione permanente su questa illustre famiglia, che annovera tra i suoi membri compositori, patrioti e scienziati. Oltre che sugli Ipavec, la mostra è anche una finestra sulla storia di Šentjur dagli inizi dell’Ottocento fino al 1921, anno di morte di Josip Ipavec, medico e compositore.
Un vero gioiello di Šentjur è il Giardino Rifnik della famiglia Mauer, fondato nel 1989. Qui ci si immerge in un mondo di piante e alberi, alcuni rari non solo in Slovenia ma in tutto il continente. Il Giardino si trova sul versante meridionale della collina di Rifnik, e in totale ricopre un’area di circa 9mila metri quadri. Raggiungerlo è semplicissimo, basta seguire le indicazioni per il Parco archeologico e lo si troverà lungo la strada (è consigliabile controllare i giorni di apertura o, in altre date, fare una telefonata per chiedere di visitarlo).
Una passeggiata molto piacevole è anche quella che conduce al monte Resevna, che secondo la leggenda un tempo era collegato alla collina di Rifnik da un ponte di pietra, e che prende il nome dal brugo, che da sempre vi cresce in abbondanza. È davvero un luogo di natura incontaminata, in cima al quale si trova una torre di osservazione, da cui si può ammirare un panorama mozzafiato. Sulla cima si trovano anche un rifugio e un monumento dedicato agli eventi della Seconda guerra mondiale accaduti in questi luoghi.
Bellissimo poi è il lago Slivniško jezero, creato nel 1976 dalle dighe costruite lungo il Dobrina e il Ločnica. Immerso nel verde ed estremamente pescoso, è anche la dimora di ben 130 specie di uccelli e molte specie rare di piante, ed è una meta ideale per una passeggiata, un giro in bici, e anche per gli sport acquatici.
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.
Naložbo sofinancirata Republika Slovenija in Evropska unija iz Evropskega sklada za regionalni razvoj v okviru Vavčerja za digitalni marketing za projekt spletna stran, spletna trgovina, rezervacijska platforma ter mobilna aplikacija.