di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Sono ben 1050 le vigne coltivate sul colle del Castello di Lubiana. Se visitare il maniero, con le sue esposizioni permanenti e le sue interessantissime visite guidate, è di per sé un viaggio nella storia della capitale slovena, le vigne intorno alle sue mura sono un aggancio tangibile a quel passato. Perché secoli fa, quando la produzione di beni e il loro trasporto avevano ritmi ben diversi da quelli odierni, grandi castelli come quello di Lubiana avevano negli immediati dintorni tutto il necessario per la produzione alimentare.
Non a caso, grazie agli scavi archeologici, sappiamo che il versante meridionale del colle del Castello era ricoperto di vigne già nell’antichità. Ma oltre a essere un simbolo della storia del maniero, i vigneti del Ljubljanski grad costituiscono anche un legame con la cultura della Slovenia, un paese in cui la tradizione vinicola ha radici profonde e che produce degli ottimi vini.
Delle 1050 vigne che decorano il colle del Castello come un prezioso ricamo, 500 sono della varietà Belpin, noto come lo Chardonnay sloveno, e il resto è della varietà Rdečegrajc, che produce un vino rosso molto fruttato, perfetto per accompagnare piatti a base di pollo o coniglio, ma anche vari tipi di risotto.
In altre parole, ancora oggi il Castello di Lubiana coltiva le sue vigne, produce e imbottiglia il suo vino. Un lavoro che conduce in collaborazione con l’Istituto agrario sloveno, e che rende il colle su cui sorge il maniero un luogo vitale e produttivo. Addirittura, è proprio dal Castello di Lubiana che proviene il vino riservato dalla Slovenia alle visite di Stato. Ad esempio, fu donato nel 2008 alla regina Elisabetta II d’Inghilterra e al duca di Edimburgo.
Questo vino particolare viene prodotto dalla vigna cresciuta da un innesto, realizzato nel settembre 1990, della famosissima vigna del quartiere Lent di Maribor, nota come Stara trta e ritenuta la vite più antica del mondo. A differenza degli altri vigneti del Castello, questo, più piccolo, si trova proprio accanto all’ingresso al cortile, sulla destra, lungo il muro della terrazza panoramica che costeggia la Torre degli Arcieri.
La visita dedicata ai vigneti del Castello permette di aggirarsi fra le vigne e di conoscere le specialità coltivate intorno al grad, ma anche di partecipare a delle ottime degustazioni nella sua cantina. Nella cantina Strelec si trova un’ampia varietà di vini sloveni, e si può indugiare fra le note diverse che ogni regione del paese, con le sue particolarità geologiche e climatiche, imprime ai propri vini.
È un viaggio nel viaggio, insomma: dalla cantina del Castello, ristrutturata di recente, elegante e accogliente, si parte alla scoperta della tradizione vinicola di tutta la Slovenia. Inoltre, permette di bere un bicchiere di buon vino dalla terrazza del maniero, godendosi la vista panoramica di Lubiana dall’alto del suo stesso simbolo, il Ljubljanski grad per l’appunto.
Natura, storia, cultura e buon vino: ecco gli ingredienti principali della visita alla scoperta delle vigne del Castello di Lubiana. Una visita da non perdere, a maggior ragione in autunno, quando una passeggiata fra i vigneti diventa sinonimo di immersione fra colori magnifici ed energizzanti.
E se si vuole davvero concludere in bellezza, il ristorante Strelec è rinomato per la sua cucina legata alle tradizioni gastronomiche slovene e agli ingredienti tipici e di stagione, rivisitata in chiave moderna per dare vita a piatti che sono autentici regali, per le papille gustative ma anche per gli occhi!
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.
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