di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Racchiusa fra le cime maestose delle Alpi Giulie, Idrija è una cittadina di montagna dove storia e tradizione sono delle autentiche protagoniste. Ciò non deve sorprendere: Idrija è stata per lunghissimo tempo la sede della seconda miniera di mercurio più grande del mondo, seconda solo a quella di Almadén, in Spagna, e un passato del genere non si scorda facilmente. Anche perché, e non potrebbe essere altrimenti, intorno alla miniera di mercurio sono sorte tante storie quante quelle delle famiglie dei minatori che vi lavoravano, talvolta venuti da molto lontano per trovare un impiego.
Il magnifico Castello di Gewerkenegg, ad esempio, ha ospitato per lunghissimo tempo gli uffici amministrativi della miniera, e oggi è il luogo dove andare per visitare l’interessantissima mostra permanente del Museo civico di Idrija, che naturalmente si concentra molto sul passato minerario della città.
E intorno alla miniera di Idrija si sono sviluppate anche delle tradizioni particolari, tuttora vive, preservate e tramandate di generazione in generazione, baluardi di unicità di questa cittadina fra le montagne. Su tutte quella dei famosissimi merletti di Idrija, cominciata proprio dalle mogli dei minatori che, a partire dalla scoperta della vena di mercurio verso la fine del XV secolo, cominciarono ad arrivare sempre più numerosi per lavorare.
Molte di queste donne cominciarono a ricamare merletti sempre più belli, eleganti e complessi, sia per far fruttare le loro capacità che per contribuire al bilancio famigliare. E ci riuscirono: i merletti delle donne di Idrija divennero presto molto noti, famosi persino nelle boutique di città grandi (e, per l’epoca, molto lontane) come Vienna. Vennero apprezzati così tanto che nel 1876, a Vienna, fu emanato il decreto per l’istituzione di una vera e propria Scuola di merletto a Idrija. Una scuola, per inciso, che è attiva ancora oggi.
Un altro settore nel quale Idrija esprime delle tradizioni rinomatissime è la cucina. In particolare, visitare Idrija e non assaggiare gli žlikrofi, significa conoscere questa affascinante cittadina solo a metà. Questo particolare tipo di raviolo, al quale le abili dita delle cuoche e dei cuochi di Idrija conferiscono la tipica forma di cappello napoleonico, racchiude un gustosissimo ripieno di patate, lardo (o pancetta affumicata) ed erbe aromatiche.
Originari proprio di Idrija, sono un primo piatto amatissimo in tutta la Slovenia, e difficilmente mancano dal menù nei giorni di festa o per i pranzi famigliari. Vengono spesso accompagnati dall’ottimo stufato bakalca, un manicaretto che non può mancare alla fine di una giornata alla scoperta di Idrija e dei suoi magnifici dintorni, ideale per ritemprarsi e recuperare le energie. E il luogo più adatto per mangiare un buon piatto di žlikrofi, a Idrija, è il ristorante-albergo Barbara.
L’edificio che lo ospita è anch’esso legato alla storia della città, infatti oltre a essere la sede dell’albergo-ristorante Gostišče Barbara è anche l’entrata alla Galleria di Antonio, cioè la porzione ancora visitabile dell’ex miniera di mercurio. Ma oltre a preservare la storia e le tradizioni culinarie di Idrija, l’albergo-ristorante Barbara persegue anche l’innovazione, e infatti ha inventato gli žlikrofi in versione dessert.
Nella loro versione dolce i ravioli hanno il sapore del cioccolato. Vengono spesso accompagnati da panna o gelato, e sono perfetti per chi si innamora degli žlikrofi e vuole approfittare il più possibile del suo tempo a Idrija per mangiarli in tutte le declinazioni possibili. Ma per quanto siano squisiti, questi ravioletti speciali sono solo uno dei molti tesori della storia e delle tradizioni di Idrija, che fanno innamorare di questa cittadina e mantengono sempre viva la voglia di tornarci.
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