Zgodbe iz Slovenije

Alla ricerca di misteri e leggende al Castello di Bled

07.10.2020
Fonte: www.slovenia.info, foto di Franci Ferjan

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Si racconta che ancora oggi, nelle notti di luna piena, capiti di vedere la superficie del lago di Bled incresparsi al ritmo di lenti rintocchi. I rintocchi di una campana fatta affondare da una tempesta scatenatasi per punire la crudeltà di una donna che non aveva ancora fatto abbastanza per redimersi. Questa donna, che probabilmente vide la fragile barca soccombere al vento e affondare nel lago, si chiamava Poliksena. Ed era la signora del Castello di Bled.

Nelle splendide immagini che tutti conosciamo, il lago di Bled è di una bellezza eterea che ispira subito sensazioni di quiete e serenità. È sempre stato così. Basti pensare che il più grande scrittore sloveno, France Prešeren, lo definì “l’immagine del paradiso”, e vi ha ambientò una delle sue pietre miliari, il poema epico Krst pri Savici (Battesimo sul Savica). Camminare lungo la sua riva è un’esperienza difficile da dimenticare, grazie alla tranquillità e alla bellezza di questo luogo incantato.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Vid Rotar

Eppure Bled ha anche un lato misterioso, avvolto da leggende che affondano le radici in antiche credenze pagane, racconti tramandati da generazioni, eventi attorno ai quali si sono intessute storie volte anche a trasmettere valori importanti. La già citata Poliksena, ad esempio, sembra essere esistita davvero. Sposata a Hartman Kreigh, uomo potente ma molto poco misericordioso posto ad amministrare il Castello di Bled, gestiva il maniero col pugno di ferro, incutendo timore in tutti coloro che vi lavoravano.

Quando il marito sparì nel nulla senza più tornare (derubato e gettato nel lago da un gruppo di banditi, si narra), la donna ne soffrì molto e probabilmente si pentì del proprio comportamento. Decise di dedicargli una grande campana che fece forgiare nella fonderia del Castello con tutto l’oro e i gioielli che possedeva, e ordinò a dei servitori di portarla alla chiesa sull’isolotto nel lago.

Fonte: Pixabay

Tuttavia la tempesta impedì al dono di giungere a destinazione, gettando Poliksena in una disperazione ancora più profonda e spingendola ad abbandonare ogni suo avere per farsi suora in un convento di Roma. Questa è solo una delle moltissime storie che si sono scritte fra le mura del Castello di Bled, arroccato sullo sperone di roccia a strapiombo sul lago da più di mille anni. Un castello che, nella sua lunga vita, è sopravvissuto a guerre e saccheggi, soprusi e tradimenti, rivolte e anche terremoti, e che quando la bruma che sale dal lago lo avvolge, appare davvero come un luogo magico e misterioso.

Insieme al castello, è il lago stesso a creare l’atmosfera pervasa di leggenda che si respira a Bled. Da tempo sappiamo che si tratta di un lago di origine glaciale. Ma circondato com’è da alte colline ricoperte di boschi e, più in là, dalle maestose Alpi, questo specchio d’acqua cristallina doveva apparire ai nostri antenati come un dono comparso dal nulla. Eppure, leggenda vuole che all’origine della creazione del lago ci sia una guerra.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Mirko Kunšič

Una guerra tra fate e pastori. Perché in un tempo lontanissimo, ciò che oggi è ricoperto dall’acqua era una splendida valle abitata da un gruppo di fate che amavano danzare e giocare intorno alla cima della collina più alta: quella che oggi è l’isolotto del lago. Furono le fate stesse a invocare l’acqua dalle alte montagne per inondare la valle, adirate con i pastori che avevano cominciato, sempre più numerosi, a portarci le loro greggi disturbando la loro quiete.

In altre parole, esiste un lato misterioso e leggendario di Bled. E proprio per questo si tratta di una meta perfetta per un viaggio d’autunno. Ottobre, in fondo, è il mese di Halloween, il periodo in cui si cominciano a raccontare storie da brivido, si preparano le zucche e si va in cerca di letture ed esperienze adatte per accompagnarlo. Mentre di giorno in giorno le notti si fanno più lunghe e le ore di oscurità aumentano, una visita al Castello di Bled e a questo magnifico angolino d’Europa può avere un senso molto particolare.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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