Zgodbe iz Slovenije

Gli splendidi merletti di Idrija raggiungono Vienna

22.10.2020
Fonte: www.slovenia.info, foto di Marco Coppo

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Idrija sarà pure una piccola cittadina racchiusa fra i boschi delle Alpi Giulie. Ma, dietro alla sua apparenza di placido borgo di montagna, nasconde una straordinaria vitalità. Una vitalità che affonda le radici in tradizioni secolari tramandate di generazione in generazione, e tuttora mantenute in vita dai suoi abitanti. Non si tratta solo dei prelibatissimi žlikrofi, i suoi ravioli tipici modellati a forma di cappello napoleonico, che col tempo sono diventati un cavallo di battaglia dell’intera cucina slovena.

Idrija è anche il luogo dove è nata una tradizione secolare e tutta femminile, che da lungo tempo, tra l’altro, ha intessuto un legame con la capitale austriaca, Vienna. È la tradizione dei merletti di Idrija, nata dalle mani delle mogli dei minatori impiegati nella miniera di mercurio che dalla fine del XV secolo attirò lavoratori da ogni dove, diventando ben presto la seconda miniera di mercurio più grande del mondo.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Jani Peternelj

Ricamare questi delicati e splendidi merletti richiede tempo e perizia. Per le mogli dei minatori era senz’altro un modo di far fruttare le proprie capacità e contribuire al bilancio famigliare; ma era anche un pretesto per riunirsi e sostenersi a vicenda, trascorrendo insieme i lunghi e bui pomeriggi invernali in attesa del ritorno dei mariti. D’altra parte il lavoro di minatore è ancora oggi uno dei più rischiosi che esistano, e all’epoca i pericoli erano ancora maggiori.

E anche quest’anno le donne di Idrija hanno tratto forza e speranza dal ricamare dei magnifici merletti. Grazie a un progetto lanciato in collaborazione con l’artista slovena Eva Petrič, originaria di Kranj, molte donne hanno trascorso i lunghi e difficili giorni del lockdown ricamando e concentrandosi su un soggetto di grande bellezza: delle rose colorate.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Urban Urbanc

Dopo aver pubblicato la sua opera “Corona di rose”, Petrič è stata infatti contattata da Maja Svetlik, che a Idrija guida il gruppo sperimentale alla Scuola di merletto, e così è nata una collaborazione a distanza che ha arricchito ulteriormente l’opera dell’artista slovena. Che alla fine dei lavori ha incluso i fiori e i petali di rosa ricamati durante il lockdown dalle sarte di Idrija nel suo lavoro, ribattezzandolo “Corona di rose collettiva”.

Una collaborazione ricca di significato e di speranza, che non è passata inosservata. Tanto che l’opera è stata esposta nella maestosa Cattedrale di Santo Stefano, la chiesa più importante di Vienna e uno dei simboli della capitale austriaca. La si può vedere installata sulla parete accanto alla tomba di Federico III d’Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero nella seconda metà del XV secolo, il primo imperatore espresso dalla dinastia degli Asburgo.

Fonte: https://marijanzlobec.wordpress.com/

Un’iniziativa che unisce due città, Idrija e Vienna, che in realtà sono legate da molto tempo. I merletti delle mogli dei minatori, infatti, divennero presto così belli e complessi da diventare famosi anche nelle boutique delle grandi città europee, a cominciare appunto da Vienna. E la tradizione continuò attraverso i decenni, finché nel 1876, a Vienna, venne emanato un decreto per fondare la Scuola di merletto proprio in città.

La stessa scuola in cui oggi è attivo il gruppo sperimentale che ha collaborato con Eva Petrič, e che ogni anno organizza il Festival del merletto di Idrija. Ecco perché, quando si visita questa bellissima cittadina alpina, non si può non dedicare del tempo a questa magnifica tradizione. E il punto ideale per cominciare a scoprirla è senz’altro il Castello di Gewerkenegg, dove si trova un’esposizione permanente tutta dedicata proprio a questo patrimonio artistico e culturale.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Tomo Jeseničnik

Qui si possono ammirare alcuni dei merletti più antichi, grandi e belli realizzati dalle ricamatrici di Idrija nel corso di ben tre secoli, ad esempio la celebre “Tovaglia di Jovanka”. È poi possibile visitare anche la Scuola di merletto e partecipare a un laboratorio di 90 minuti per imparare le basi del ricamo a tombolo! Un’esperienza indimenticabile e unica, ideale per scoprire in prima persona una tradizione che a Idrija ha fatto la storia, e che tuttora arricchisce la vita di moltissime donne, talvolta aiutandole persino a superare i momenti difficili.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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