di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Tutti i buongustai che già sognano a occhi aperti il loro prossimo viaggio dovrebbero pensare allo splendido borgo alpino di Idrija, dove sorge un vero tempio del sapore tradizionale e della cucina tipica, non solo del posto, ma di tutta la Slovenia: l’albergo-ristorante Barbara, autentica istituzione e luogo perfetto per alloggiare e rifocillarsi.
I cuochi del Gostišče Barbara, infatti, sono degli specialisti di prelibatezze gastronomiche come i famosi žlikrofi, i ravioli a forma di cappello napoleonico ripieni di patate, lardo (o pancetta affumicata) ed erbe aromatiche, e il bakalca, ottimo ed energizzante stufato di carne e verdure che spesso li accompagna. Ancora, l’atmosfera qui è allegra e accogliente, e basta aprire la porta dell’albergo-ristorante Barbara per capire che è uno di quei posti dove si possono mangiare piatti genuini e indimenticabili.
Questo perché vanta un forte legame con le tradizioni di Idrija. Non solo con le ricette tradizionali, tramandate di generazione in generazione fra i suoi abitanti e poi in tutta la Slovenia; ma anche con la storia di una cittadina che, per secoli, è stata luogo di lavoro duro e rischioso. Una sorta di El Dorado del Vecchio Mondo, capace di richiamare migliaia e migliaia di uomini che, famiglie al seguito, vedevano in esso l’opportunità di un impiego rischioso ma ben pagato.
Sebbene sia difficile dirlo oggi, guardando le sue case immerse in un’atmosfera placida e tranquilla, Idrija è stata per secoli la città della seconda miniera di mercurio più grande del mondo. E, in 500 anni, ha esportato quasi 108mila tonnellate del celebre metallo liquido, oggi non più utilizzato ma un tempo impiegato in moltissimi modi (ad esempio per confezionare i cappelli d’alta moda che le donne facoltose acquistavano nelle boutique di città eleganti come Vienna).
Ed è proprio a questa parte della storia di Idrija che è legato l’albergo-ristorante Barbara, a cominciare proprio dal suo nome. Esistono varie versioni del martirio di Santa Barbara, ma in tutte suo padre Dioscoro viene colpito da una folgore come punizione per averla fatta uccidere a causa della sua fede, e per questo Santa Barbara è da secoli venerata come la protettrice di artificieri, vigili del fuoco e minatori, e come la custode dei magazzini di esplosivi e delle polveriere. È, ad esempio, la patrona della marina militare italiana.
L’albergo-ristorante Barbara ha voluto ricordare la santa protettrice dei minatori nel suo nome anche perché l’edificio in cui sorge è lo stesso attraverso il quale i lavoratori accedevano ogni giorno alla prima galleria della miniera di mercurio di Idrija. Miniera che, col tempo, arrivò a snodarsi per oltre 700 chilometri di cunicoli e gallerie, a volte raggiungendo anche i 380 metri di profondità.
L’edificio che oggi, peraltro, permette di accedere anche alla Galleria di Antonio, ossia la parte della miniera di mercurio ancora visitabile dai viaggiatori. A Idrija è così, ovunque si vada, ogni angolo, ha le sue storie sulla miniera da raccontare. E d’altra parte, quello della miniera di mercurio è un passato che ha scritto secoli e secoli di storia in questa cittadina racchiusa nella bellezza delle Alpi Giulie.
E così come le storie sulla seconda miniera di mercurio più grande del mondo sono entrate a far parte del patrimonio storico e culturale dell’intera Slovenia, anche i suoi tipici žlikrofi sono diventati una specialità amata in ogni angolo del paese, tanto che difficilmente mancano dalla tavola nei giorni di festa. Ecco perché quando si arriva in Slovenia vale davvero la pena di recarsi a Idrija e fare tappa all’albergo-ristorante Barbara: le delizie del suo menù sono delle autentiche pietre miliari della cucina slovena!
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