Zgodbe iz Slovenije

La maiolica e l’amore sloveno per il mangiar bene, in buona compagnia

11.02.2021
Fonte: www.slovenia.info, foto di arhiv ZTKMŠ Brda

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Com’è noto, a noi sloveni piace molto mangiare bene, e soprattutto in compagnia. Siamo dei gran festaioli, amiamo sempre un buon pranzo in famiglia e con gli amici, o una cena allegra a base delle nostre specialità e dei nostri vini. Non a caso la Slovenia è famosa per la sua ricca produzione vinicola e, sempre di più, per i suoi ristoranti all’avanguardia e le sue ottime trattorie e osterie, perfette per scoprire le nostre tradizioni gastronomiche, che variano di regione in regione ma pure di città in città.

Non è certo necessario spiegarlo agli italiani, popolo di buongustai per eccellenza, che giustamente quando viaggiano cercano di farlo anche attraverso i piatti e i vini tipici dei luoghi che visitano: per noi mangiare bene è davvero importante. E lo è sempre stato, come dimostra la lunga storia dell’evoluzione della nostra cucina e dei nostri prodotti tipici, dai formaggi agli insaccati, dal miele ai dolci.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Boris Pretnar

Basti pensare al famoso (e delizioso) formaggio Trnič, tipico dell’altopiano di Velika Planina, o al gustosissimo Mohant, che invece viene dai pascoli della zona di Bohinj; agli splendidi lect, i famosi pani al miele a forma di cuore di Radovljica, una delizia che nel medioevo potevano permettersi solo i più benestanti; ai celebri ravioli a forma di cappello napoleonico di Idrija, gli žlikrofi, oppure al bržola, lo stufato di agnello o montone tipico di Tržič. Insomma, come si suol dire, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

E il piacere di un buon pasto, soprattutto in compagnia, è persino maggiore se la tavola è imbandita con un servizio colorato, o magari qualche pregiato pezzo di ceramica raffinata: un piatto da portata o una coppa per il vino, una salsiera o un’insalatiera, una ciotola o una zuppiera. In Slovenia abbiamo una lunga tradizione di produzione di ceramiche davvero particolari, che del resto condividiamo con l’Italia, e con altri paesi del bacino mediterraneo: le famose, bellissime maioliche.

Fonte: https://www.muzej-kamnik-on.net/en

Per scoprire la tradizionale produzione slovena di maioliche bisogna cominciare dal cuore del paese, e in particolare da Castel Zaprice, a Kamnik, dove ha sede il Museo inter municipale della città. Che ha allestito un’esposizione ricca e approfondita dedicata proprio alla maiolica, questo stile di produzione di ceramiche che, nel corso dei secoli, si è diffuso in tutto il Mediterraneo, e che in Slovenia è a tal punto entrato a far parte della cultura nazionale da diventare un vero e proprio simbolo di buona compagnia e momenti felici. Tanto da essere persino menzionata nei versi di alcune famose canzoni popolari.

Nel museo si possono ammirare pezzi splendidi, prodotti nel corso della storia dai laboratori distribuiti in tutta la Slovenia. Apprezzatissime dall’alta società — e per molto tempo appannaggio solo delle classi agiate — le maioliche venivano utilizzate nei castelli e nei palazzi, nelle case delle ricche famiglie borghesi e negli alberghi di alta categoria, e naturalmente nelle farmacie.

Fonte: https://www.muzej-kamnik-on.net/en

Tuttora, le maioliche slovene più famose sono quelle del laboratorio di ceramiche Svit di Kamnik, che rimase attivo dai primi anni Cinquanta del secolo scorso sino al 2008. Si tratta di lavori di fattura squisita, decorati con stemmi cittadini, composizioni floreali, persino dediche per celebrare occasioni o anniversari importanti. Erano considerate un regalo prezioso, e in effetti di fronte ad alcuni di questi oggetti non si può che restare a bocca aperta.

È impossibile non nutrire una profonda ammirazione per gli artigiani capaci di tali creazioni. Quello della maiolica è un tipo di produzione di ceramiche che non richiede solo un’estrema abilità manuale, ma anche uno spiccato buon gusto, e di certo è una tradizione fondamentale da salvaguardare. È anche questo un obiettivo dell’esposizione al museo di Castel Zaprice: raccontare il lungo e complesso processo di produzione, il lavoro prezioso di intere generazioni di artigiani, in modo che anche gli artisti di oggi possano ricordarlo, preservarlo e tramandarlo.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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