Zgodbe iz Slovenije

Quando la bella Bohinj fu la retrovia del fronte dell’Isonzo

11.04.2021
Fonte: www.slovenia.info, foto di Aleš Zdešar

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Lo scoppio della Prima guerra mondiale, il 28 luglio del 1914, sconvolse la vita di milioni di persone in tutta Europa. E come ricorda e testimonia giorno dopo giorno il Sentiero della Pace, ciò valse anche per l’attuale Slovenia. Luoghi come Caporetto, Tolmino, Bovec, il monte Nero o il Rombon, furono lo scenario di un fronte sul quale si combatterono battaglie ferocissime: il fronte isontino. Nei lunghi mesi compresi tra il maggio 1915 e il novembre 2018, la valle dell’Isonzo, oggi nota per la sua bellezza e la sua natura incontaminata, fu il teatro di eventi terribili.

È naturale che, quando studiamo o immaginiamo un conflitto devastante come la Grande Guerra, la nostra mente vada soprattutto ai luoghi dove si combatterono le battaglie. Pensiamo meno alle retrovie, quei territori in cui ogni traccia di normalità fu spazzata via da un giorno all’altro per fare spazio alle baracche, agli ospedali da campo, ai magazzini, ai depositi e a tutto ciò che serviva all’organizzazione, alla logistica e ai combattimenti. In Slovenia, uno di questi territori fu la zona di Bohinj.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Jernej Srebrnič

Proprio come la valle dell’Isonzo, il lago di Bohinj e i suoi dintorni sono da anni noti come ottima meta per vacanze a base di contatto con la natura e sport all’aria aperta: in inverno Bohinj è una destinazione perfetta per gli amanti dello sci, essendo vicinissima a stazioni sciistiche prestigiose come Vogel, mentre durante tutto l’anno è un Eldorado per escursionisti ed alpinisti, grazie all’abbondanza di sentieri e itinerari da percorrere, e alla vicinanza del magnifico Parco nazionale del Triglav.

Ma quando l’Italia proclamò la propria entrata in guerra, nel maggio 1915, la zona di Bohinj venne subito adibita a retrovia dell’esercito austro-ungarico, impegnato sul fronte isontino. Inutile dire che per i civili la vita cambiò radicalmente. Ampie aree vennero interdette al loro passaggio, cosa che non aiutò di certo le normali attività di sostentamento, come la pastorizia, il commercio, e tanto meno il turismo, che quando scoppiò della guerra cominciava timidamente a svilupparsi.

Fonte: https://www.bohinj.si/en/

Non solo: ai civili venne spesso chiesto di ospitare i soldati nelle loro proprietà, e naturalmente di sfamarli. E se le retrovie vennero risparmiate dai combattimenti veri e propri e dalla logorante vita di trincea, le difficoltà e i pericoli non mancarono di certo. Ad esempio, il sovraffollamento delle baracche e degli ospedali militari, sommati alle precarie condizioni igieniche, crearono le condizioni ideali per la diffusione di malattie come il colera.

Alla fine della Prima guerra mondiale, la zona di Bohinj non si ritrovò sfigurata dalle trincee e dai bombardamenti, né costellata da forti e punti di osservazione. Ma si ritrovò comunque piena di oggetti di uso quotidiano dimenticati o abbandonati dai soldati, molti dei quali furono poi catalogati e organizzati per alimentare diverse mostre permanenti ed esposizioni dedicate al fronte isontino in Slovenia.

Fonte: https://www.bohinj.si/en/

Il Sentiero della Pace, ad esempio, comprende il cimitero militare di Ukanc, un piccolissimo paesino situato al margine occidentale del lago di Bohinj. È tuttora visitabile, e si trova molto vicino alla funivia che venne costruita proprio durante la Prima guerra mondiale per facilitare il trasporto dei rifornimenti attraverso le montagne. Oggi Ukanc è una bellissima località, perfetta per un piacevole e quieto soggiorno nelle vicinanze del lago, e infatti vi sorgono molte case vacanze.

Come nel resto del Sentiero della Pace, che si snoda per 400 chilometri in Slovenia, il cimitero militare è insomma circondato da paesaggi magnifici, dove oggi la vita scorre tranquilla e pacifica. E forse, proprio per questo, è un custode di memoria, un testimone e un monito particolarmente efficace. La pace è uno dei doni più preziosi di cui possiamo godere nella nostra vita, ma anche uno dei più fragili. Per questo va difeso e salvaguardato, e non va mai dato per scontato.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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