di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Il pianeta, e per fortuna ne siamo sempre più consapevoli, ha bisogno che ognuno di noi faccia uno sforzo. Lo sforzo di comprendere che dobbiamo applicare un nuovo modello di sviluppo e di vita; che noi non siamo “altro” rispetto all’ambiente, alla natura e agli ecosistemi, ma ne facciamo parte; che dobbiamo ridurre il nostro impatto ambientale, facendo scelte attente al pianeta e alla sostenibilità. Anche quando viaggiamo.
La Slovenia è la meta perfetta per le viaggiatrici e i viaggiatori in cerca di scelte di viaggio sostenibili. Vicinissima all’Italia, semplice da raggiungere, la piccola nazione mitteleuropea incastonata tra le Alpi e il mare Adriatico è anche molto attenta alla protezione dell’ambiente, alla salvaguardia della biodiversità, e alla sostenibilità in generale. E ha ricevuto diversi riconoscimenti per questo.
Lo scorso gennaio, ad esempio, la prestigiosa rivista di viaggi Condé Nast Traveller l’ha inclusa fra le sue 10 destinazioni sostenibili da visitare nel 2021. Ancora, oltre la metà del territorio sloveno è ricoperto da foreste, e il paese vanta parchi e aree protette di grande bellezza e custodi di preziosissime riserve di biodiversità, a cominciare dal Parco nazionale del Triglav. E tra l’altro, offre un gran numero di opportunità per scoprire i suoi paesaggi a piedi o in bicicletta grazie ai suoi ottimi e curati percorsi per escursionismo e biking.
E c’è una novità che entusiasmerà gli appassionati di bicicletta e montagna. Si tratta del Juliana Bike, l’alternativa al Juliana Trail che vi ho raccontato in passato, pensata proprio per la bicicletta. Anch’esso si snoda fra le splendide Alpi Giulie, anch’esso è diviso in varie tappe, e anch’esso corre in luoghi naturali meravigliosi, costellati da paesini ricchi di storia e di tradizioni gastronomiche ideali per ricaricare le energie dopo una giornata passata a pedalare.
Certo, non è per tutti, soprattutto se l’idea è quella di percorrerlo tutto: l’itinerario è lungo oltre 300 chilometri e prevede un dislivello di ben 8500 metri. Lo si può portare a termine in una settimana, pedalando tutti i giorni per 40 km. Inoltre il percorso si svolge soprattutto attraverso i boschi e lungo strade sterrate, e tocca solo marginalmente le strade asfaltate. Permette di ammirare paesaggi mozzafiato ma richiede anche un ottimo allenamento e molta esperienza con la mountain bike in montagna, perché prevede l’attraversamento di veri e propri passi alpini, come quello di Vršič.
Il Juliana Bike inizia nel cuore del Parco nazionale del Triglav. Parte da Bohinjska Bistrica, sulle rive del magnifico lago di Bohinj, e sale sino all’altopiano di Pokljuka, un tesoro di pascoli verdeggianti e boschi di faggi che si estende per 20 km di lunghezza e altrettanti di larghezza fra i 1100 e i 1400 metri, costellato dalle tradizionali case di legno dei pastori, con i loro tetti spioventi.
Prosegue poi verso la bellissima Mojstrana e la suggestiva valle di Vrata, ai piedi del monte Triglav, dove i paesaggi sono spettacolari a ogni pedalata; dopodiché, seguendo la valle dell’Alta Sava, raggiunge la magnifica Kranjska gora, un autentico Eldorado sloveno per gli amanti della montagna, in ogni stagione. È proprio da qui che il Juliana Bike si inerpica fino al passo di Vršič, che con i suoi 1.611 metri è il più alto della Slovenia, e che oltre a offrire vedute mozzafiato, è stato anche lo scenario di vari, importanti capitoli della storia slovena ed europea.
Da qui il Juliana Bike scende sino a intercettare la fonte del fiume Soča, l’Isonzo, che con il suo colore turchese ha incantato generazioni di viaggiatori, esploratori e avventurieri. E continua seguendo proprio l’Isonzo, fino a raggiungere luoghi che furono teatro di durissimi combattimenti durante la Grande Guerra, mentre oggi offrono pace, quiete e bellezza a chiunque li visiti: Bovec, il monte Krn (o monte Nero), Tolmin. Poi prosegue fino alla suggestiva Most na Soči, sempre sulle sponde dell’Isonzo, e ricomincia a salire per arrivare all’altopiano di Šentviška, fra i 700 e i 900 metri.
Da qui, passando sotto ai monti Kojca (1303 m) e Porezen (1600 m), scende a Podbrdo e, passando per l’altopiano Soriška, torna proprio al punto di partenza, Bohinjska Bistrica. Insomma, è chiaro che non è un’esperienza per tutti, almeno non prima di essere molto ben allenati e di aver fatto molte pedalate in montagna. Bisogna essere in grado di affrontare sentieri complessi, con forti pendenze e spesso su strade non asfaltate, e bisogna sapersi equipaggiare in modo da essere pronti a condizioni meteorologiche che possono cambiare anche bruscamente in pochissimo tempo.
Una cosa però è chiara: una settimana passata alla scoperta di alcuni dei luoghi più belli di tutta la Slovenia, facendo così tanto movimento all’aria aperta, è un’esperienza memorabile e autenticamente rigenerante, uno di quei viaggi che restituiscono una vitalità e un’energia nuove, e fanno venire la voglia di tornare presto per ripartire in sella alla mountain bike e vedere anche tutto il resto!
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.
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