Zgodbe iz Slovenije

Ricordare il fronte isontino visitando un museo all’aperto fra le Alpi slovene

17.04.2022
Fonte: www.slovenia.info, foto di Boris Pretnar

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Grazie al Museo di Caporetto e alla Fondazione Sentiero della Pace, la valle dell’Isonzo è un luogo che permette di conciliare la passione per la storia con quella per le escursioni in montagna. Queste due istituzioni infatti, sono le principali fautrici del Walk of Peace, un sentiero di circa 270 km che si snoda dall’Adriatico fin nel cuore delle Alpi slovene, attraverso l’area che durante la Grande Guerra fu sconvolta dal fronte isontino, uno dei più terribili e sanguinosi della Prima guerra mondiale.

L’intera zona è disseminata di trincee, fortificazioni, cimiteri militari, caverne e monumenti: ce ne sono ben 230, tutti risalenti ai drammatici anni del fronte isontino, durante i quali i soldati italiani e austriaci si scontrarono in dodici battaglie intervallate da lunghi, snervanti periodi di guerra di trincea. Camminare tra gli splendidi paesaggi della valle dell’Isonzo oggi, ricordando la devastazione e l’orrore di cui furono testimoni oltre un secolo fa, suscita emozioni molto particolari.

Fonte: http://www.potmiru.si/ita

E senz’altro uno dei molti effetti dell’andare alla scoperta dei luoghi della Grande Guerra è l’aumento della consapevolezza su quanto sia fondamentale conservare la memoria di eventi tanto tragici; per il bene dell’umanità, ma anche per rispetto e compassione di tutti coloro che persero la vita o rimasero gravemente feriti combattendo quella che, anni dopo, sarebbe stata chiamata “l’inutile strage”.

Ecco perché un viaggio con destinazione valle dell’Isonzo è sempre una splendida idea. Qui chi ha voglia di fare lunghe escursioni nel verde non ha che l’imbarazzo della scelta, e per tutti coloro che vogliono conciliare l’hiking con la storia e la memoria, ci sono tanti splendidi itinerari. Uno di questi è senz’altro quello che conduce al museo all’aperto Mrzli vrh, sulle pendici dell’omonimo monte. Il Mrzli vrh fu una montagna contesissima durante la Grande Guerra, e per questo fu lo scenario di battaglie feroci e bombardamenti devastanti.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Tomo Jeseničnik

Sia l’esercito italiano che quello austriaco vi costruirono lunghe linee di difesa, trincee e caverne, e ciò che di tutto questo sopravvisse alla guerra, oggi è custodito dal Museo all’aperto Mrzli vrh, partner del Museo di Caporetto e tappa imperdibile del Sentiero della Pace. Un luogo che ricorda e testimonia la durezza della guerra di montagna: combattere su terreni più o meno pianeggianti era già terribile, ma in alta quota, con le rigide temperature invernali e il rischio costante di valanghe, fulmini e cadute nei crepacci, i soldati vivevano un autentico inferno.

Alcuni dei monumenti, delle trincee e delle caverne visitabili grazie a questo museo all’aperto non sono di facile accesso, e in molti casi non vengono notati senza l’ausilio di qualcuno che conosca la zona come le sue tasche; ecco perché prenotare e affidarsi a una guida specializzata è il modo migliore per essere sicuri di riuscire ad apprezzare al massimo questa esperienza.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Jošt Gantar

Il versante del Mrzli vrh che si staglia sopra al delizioso borgo di Tolmin è molto ripido; non a caso durante la Grande Guerra esso fu uno dei pilastri della difesa austro-ungarica della cosiddetta “testa di ponte di Tolmin”. Ma, come anticipato, sia l’esercito austro-ungarico che quello italiano scavarono caverne e trincee e costruirono fortificazioni su questa montagna. Il sentiero circolare che permette di visitarli inizia dal paesino di Zatolmin (Sottolmino) e sale per due ore di cammino fino alla malga Pretovč.

Dopodiché si continua a salire lungo il sentiero, passando accanto a molti luoghi della Prima Guerra mondiale, come le pareti di nuda roccia in cui le truppe austro-ungariche scavarono grandi caverne. Se in autunno questi paesaggi si accendono di magnifiche sfumature calde, dal rosso, al giallo, all’arancione, nella bella stagione i boschi verdeggianti riparano frondosi l’Isonzo, che scorre in basso col suo sorprendente color smeraldo, mentre i pascoli sono popolati dalle mandrie di bestiame che i pastori conducono all’alpeggio.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Marko Šinkovec

Un’escursione al museo all’aperto di Mrzli vrh richiede diverse ore di cammino ed è un’esperienza davvero indimenticabile. In estate, quando la malga Pretovč è attiva, non va persa l’occasione di ricaricare le energie assaggiando un vero e proprio classico della cucina della Slovenia alpina: la skuta, un piatto tanto umile quanto genuino e ricco di storia. A base di patate čompe, ossia cotte con la buccia, e ricotta salata di pecora, è un antipasto tradizionale noto a tutti in questi luoghi, e molto apprezzato ancora oggi. Uno dei sapori più autentici che si possano assaggiare nella bellissima valle dell’Isonzo, sulle tracce della Grande Guerra.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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