di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
L’autunno è la stagione in cui tutti noi andiamo in cerca di luoghi per immergerci fra gli alberi e bearci delle stupende sfumature di cui si tingono le loro chiome. Se già normalmente il contatto il contatto con la natura fa bene al nostro corpo e alla nostra mente, in questo periodo il suo effetto è persino più potente. E prima che arrivi la stagione fredda vale davvero la pena di approfittare delle giornate ancora piuttosto lunghe e delle temperature miti per fare qualche viaggio alla ricerca di foliage, bei paesaggi da scoprire e prelibatezze da assaggiare.
Tutto questo lo offre Idrija, a pochi chilometri dal confine italiano. Questa cittadina alpina ha una lunga e affascinante storia alle spalle, bellezze naturali come il vastissimo Geoparco Unesco di Idrija e il suggestivo Lago Selvaggio, una tradizione culinaria famosa in tutta la Slovenia e boschi attraversati da sentieri e itinerari perfetti per un viaggio a base di escursioni nella natura per ammirare la magia dell’autunno.
Inoltre Idrija è spesso al centro di entusiasmanti eventi sportivi. Come l’Idrija Rally, che si svolgerà proprio lungo le strade nei dintorni della cittadina, ideali per una corsa automobilistica grazie alle loro curve, lunedì 14 novembre: un’occasione niente male, soprattutto per gli amanti delle gare in auto, per raggiungere Idrija e scoprire tutto quello che ha da offrire.
E Idrija da offrire ha davvero tanto. A cominciare proprio dal suo centro storico, da dove si può ancora accedere a quel mondo sotterraneo che per anni fece la fortuna di questo borgo incastonato tra i boschi, attirando lavoratori da ogni angolo dell’allora Impero austro-ungarico e del resto d’Europa: la sua antica miniera di mercurio. Dopo la scoperta di una vena del prezioso metallo nel XV secolo, infatti, Idrija finì col diventare la sede della seconda miniera di mercurio più grande del mondo.
A essa si può accedere con una visita guidata che comincia con la discesa alla Galleria di Antonio, la parte più antica della miniera. Calandosi in questo pozzo, un tempo usato dai minatori, si ha l’opportunità di sperimentare — anche se in una versione decisamente più leggera — l’esperienza di lavorare sotto terra, di vedere i loro strumenti di lavoro, scoprire i sistemi di trasporto del materiale, la cappella sotterranea.
Una volta tornati “in superficie”, vale la pena di completare il viaggio attraverso il passato minerario di Idrija visitando il bel Castello Gewerkenegg, sede del Museo civico che illustra la lunga storia della miniera e il modo in cui essa influenzò profondamente la città e i suoi abitanti. Per un pranzo ricco di sapore e nutriente non c’è che da rivolgersi alle ottime trattorie locali, dove si possono mangiare ottimi piatti tipici come i famosi žlikrofi, un particolare tipo di ravioli ripieni di pasta di patate, spesso serviti con uno stufato di verdure e carne di montone chiamato bakalca.
E naturalmente da Idrija ci si può mettere in cammino per fare delle magnifiche passeggiate nei boschi. Una meta da non perdere è la tipografia partigiana Slovenija, che durante la Seconda guerra mondiale fu costruita in un luogo ben nascosto nel bosco, e usata per stampare la pubblicazione clandestina di resistenza Quotidiano del partigiano, che riuscì a pubblicare regolarmente con una tiratura di 4–7 mila copie al giorno. Gli eserciti nemici non riuscirono mai a scovarla, e infatti appare tuttora nel suo aspetto di quasi 80 anni fa; anche le macchine per la stampa sono originali.
Chi ama passeggiare nei boschi può fare un’altra bellissima escursione: quella al Lago Selvaggio, alias Divje jezero in sloveno. Seguendo un sentiero per un paio di chilometri da Idrija, si arriva a questo suggestivo specchio d’acqua ben celato nel bosco, sotto alle pareti rocciose in cima alle quali si trova l’altipiano di Črni Vrh. Lo avvolge un’aura di mistero, e in effetti molte domande su questo lago sono ancora senza risposta. Ad esempio, si sa che nasce da una sorgente sotterranea, di origine carsica, ma finora i sommozzatori sono riusciti a immergersi “solo” fino a 160 metri, e la profondità esatta del lago non è nota.
Gli escursionisti incalliti, da parte loro, possono andare alla scoperta delle meraviglie del Geoparco Unesco di Idrija: 300 km quadrati ricchi di patrimonio naturale e culturale tutti da scoprire, grazie a una fitta rete di sentieri escursionistici e percorsi per mountain bike. Non c’è che l’imbarazzo della scelta, ogni itinerario permette di immergersi nella natura e riempirsi gli occhi con paesaggi straordinari. Le montagne di Hleviše, ad esempio, offrono splendide vedute panoramiche della valle del fiume Idrijca e della foresta di Trnovo.
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.
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