di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Nel mondo di oggi, in cui la vita corre a ritmi frenetici e ogni momento è bombardato da stimoli di ogni genere (notizie, pubblicità, richieste, inviti, impegni, ecc.), viaggiare è anche un’opportunità per ritrovare un po’ di calma, staccare il telefono e rallentare il ritmo, dedicarsi a stessi e concedersi un po’ di quiete e tranquillità. La Slovenia offre innumerevoli occasioni di fare proprio questo; anche grazie ai suoi vasti paesaggi naturali, alle grandi aree in cui la vita effettivamente è scandita da tempi più lunghi, rilassati, lenti.
Un luogo davvero magico, perfetto per concedersi una pausa altamente rigenerante, si trova a pochissima distanza da Lubiana. E proprio per questo, è la destinazione ideale per un’escursione da fare in giornata quando si è in visita nella capitale slovena. Mi riferisco allo splendido Castello Bogenšperk, che da Lubiana si raggiunge in appena mezz’ora. Immerso fra dolci colline e grandi prati costellati di boschetti, un paesaggio a tal punto bucolico da sembrare un quadro, questo maniero rinascimentale è uno dei più belli della Slovenia.
Mano a mano che ci si avvicina al castello ci si immerge sempre più in un’atmosfera speciale, del tipo che nasce nei luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato. Qui si riprende fiato, il verde e la dolcezza dei paesaggi circostanti infondono quiete, e permette anche ai viaggiatori più stanchi e stressati di ritrovare un po’ di relax. Ma per quanto si tratti di un luogo di grande fascino, la bellezza non è che uno dei punti di forza di Castello Bogenšperk, che è anche uno dei monumenti culturali più importanti di tutta la Slovenia.
Il maniero, infatti, fu la casa di uno intellettuale che occupa un posto speciale nella storia di questo piccolo Paese mitteleuropeo, uno studioso al quale dobbiamo un minuzioso resoconto di un certo periodo storico in una determinata area geografica, e anche una quantità ragguardevole di studi e scritti sui fenomeni carsici così tipici di molte parti della Slovenia. Mi riferisco a Johann Weichart Valvasor, autore della monumentale opera “La Gloria del ducato di Carniola”, ampissima testimonianza sulla Carniola del XVII secolo.
È proprio in quest’opera, suddivisa in quattro volumi e quindici tomi, con oltre 3500 pagine e più di 500 illustrazioni, che si trovano informazioni tuttora preziose sulla vita quotidiana e la storia del Ducato di Carniola, oltre a magnifiche tavole che rappresentano castelli, paesini, città e panorami dell’epoca, come fossero delle vere e proprie istantanee. L’inesauribile curiosità e l’infaticabile disciplina gli permisero col tempo di assorgere a precursore della storiografia moderna slovena, anche se ottenne ben pochi riconoscimenti mentre era in vita (come del resto capita spesso ai geni e grandi studiosi, no?).
Valvasor comprò Castello Bogenšperk nel 1672, poco dopo le sue nozze con Anna Rosina Grafenweger. E, ben presto, ne fece il suo luogo di studio e scrittura privilegiato, andando persino oltre. Oltre a una stanza completamente dedicata allo studio e un’altra al disegno, Valvasor adibì una delle stanze più ampie del castello a vera e propria tipografia, determinato a pubblicare autonomamente la sua grande opera, e in particolare La Gloria del Ducato di Carniola. Cosa che in effetti fece, anche a costo di indebitarsi significativamente.
Il museo ospitato da Castello Bogenšperk, e dedicato proprio a Valvasor, conduce il visitatore in un viaggio alla scoperta della vita e dell’opera del celebre studioso, anche grazie a oggetti di altissimo valore. Come la copia originale di La Gloria del Ducato di Carniola, esposta proprio nella stanza-studio dove Valvasor si dedicò alla sua stesura; il lavoro completo e originale di topografia da lui realizzato; e l’Iconoteca valvasoriana, che raccoglie la sua collezione di arti grafiche in 18 volumi.
Da non perdere anche la Collezione cartografica slovena, con oltre 400 mappe (tra cui alcune sono addirittura originali) realizzate fra il XIX e il XX secolo, decisamente perfetta da esporre accanto al lavoro di Valvasor, che tanto tempo e lavoro dedicò proprio allo studio dei territori e all’elaborazione di magnifiche illustrazioni dei paesaggi. E, naturalmente, parte del museo permette anche di scoprire la storia del Castello Bogenšperk stesso, che non manca di momenti difficili ed episodi curiosi.
Vicinissimo a Lubiana questo maniero è davvero un luogo che calma la mente e nutre lo spirito, al cui interno aleggia ancora la sete di conoscenza e la curiosità insaziabili che animarono Valvasor nei suoi studi, pur tra mille difficoltà. Ed è anche un magnifico punto di partenza per belle escursioni nella natura, ad esempio lungo il Sentiero energetico di Javorje o sulla collina di Primskova gora, dove si trovano ancora parti delle mura costruite per difendersi dai turchi. Una giornata o un weekend in questa parte della Slovenia centrale sono un ottimo modo per riprendere fiato e ricaricare le energie, con la certezza di tornare a casa rigenerati e accompagnati da tanti bei ricordi.
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.
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