di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Difficile trovare, in Slovenia, una cittadina più iconica di Kranj. Sorge ai piedi del Triglav, il monte simbolo della piccola repubblica mitteleuropea: così importante da essere effigiato persino nella sua bandiera; ogni sloveno, almeno un volta nella vita, dovrebbe scalarlo (o almeno così dice la vox populi).
Ancora, a Kranj ha trascorso gli ultimi anni della sua vita France Prešeren, il “Dante Alighieri” della Slovenia; da uno dei suoi poemi più famosi è stato ricavato il testo dell’inno nazionale sloveno. Non a caso, ogni anno la città ai piedi del Triglav celebra un festival dedicato proprio al famoso poeta. Ma Prešeren non è l’unico VIP che ha lasciato il segno in questo ameno borgo. Qui ha lavorato, per esempio Jože Plečnik, il più celebre architetto della storia slovena, a cui si deve lo splendore neoclassico di Lubiana, la “Parigi della Mitteleuropa”.
E senz’altro, Kranj è una destinazione perfetta per conciliare voglia di una vacanza nel verde e passione per le belle arti e la cultura. Il centro storico della cittadina, che sorge su una penisola alla confluenza dei fiumi Kokra e Sava, è un gioiello piccolo ma splendente, disseminato di gemme che ne testimoniano la lunga storia e il grande valore culturale.
Alcune di queste gemme sono appunto opera di Jože Plečnik, allievo di quell’Otto Wagner che progettò il grandioso quartier generale dell’Österreichische Postsparkasse che sorge proprio nel centro storico della capitale austriaca. Plečnik era un lubianese doc, e in effetti si dedicò moltissimo alla riqualificazione dell’attuale capitale slovena. Vissuto a cavallo tra il XIX e il XX secolo, lavorò però anche in Austria, a Praga, a Belgrado, e, appunto, a Kranj.
Nel centro storico della cittadina, nella piazzetta laterale della chiesa Cerkev Rožnovenske Matere Božje, si trovano la famosa fontana e la scalinata con le arcate dell’architetto. Abbracciata dalla scalinata, a sua volta accompagnata dalle eleganti arcate, la fontana ha in cima la statua di bronzo di un gallo dalla quale l’acqua scorre in basso e scivola lungo i bacini terrazzati in pietra.
Le arcate sono sostenute da colonne chiare e sottili, che accompagnano il percorso della scalinata senza mai appesantirla, e costituiscono una cornice armoniosa per una piazza che è davvero uno dei gioielli di Kranj. Plečnik partecipò anche alla ricostruzione del Teatro Prešeren, di grande importanza per la città. Sono suoi gli archi slanciati e l’illuminazione all’esterno dell’edificio. Un’opera con la quale Plečnik ha dotato il teatro di una facciata assolutamente unica.
Proprio di fronte agli archi si trova il monumento dedicato al grande poeta sloveno France Prešeren: una statua di bronzo alta cinque metri, opera degli scultori Frančišek Smerdu and Peter Loboda. Fu posta davanti all’entrata il 28 dicembre 1952, proprio sotto la supervisione di Jože Plečnik, che insieme a Josip Slavec era all’epoca appunto impegnato nella progettazione della facciata del teatro.
Ecco un’altra ottima ragione per visitare Kranj: tra le sue strade, spesso accompagnate dall’imponente immagine del monte Triglav, hanno camminato alcune delle persone più importanti della storia, dell’arte e della cultura slovena.
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