di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
La guerra, si sa, è la quintessenza del male. E tuttavia va studiata, ricordata in tutto il suo orrore, affrontata sia da un punto di vista intellettuale che morale. Ecco perché musei come quello che sorge a Caporetto, interamente dedicato alle dodici battaglie che ebbero luogo in questa parte di Slovenia durante la Prima guerra mondiale, vanno visitati. L’esposizione del Kobariški muzej (questo il nome del museo in sloveno) conduce i visitatori in una vera e propria immersione nel cosiddetto “fronte isontino”, attraverso reperti raccolti, catalogati ed esposti con cura e rigore storico esemplari, e una prospettiva profondamente umana.
Dall’equipaggiamento dei soldati ai loro diari e lettere, dalle pagine dei quotidiani dedicate in quel periodo al fronte isontino a un vastissimo archivio fotografico: il Museo di Caporetto è veramente il custode di una parte della storia e dell’anima, non solo della Slovenia o della Mitteleuropa, ma di tutto il Vecchio Continente. Grazie a esso si riesce a percepire l’eccezionale portata degli eventi che si verificarono in questa parte d’Europa fra il giugno del 1915 e il novembre del 1917. E si riesce a percepire anche l’enorme tragedia che quegli interminabili mesi rappresentarono per i ragazzi e gli uomini coinvolti, indipendentemente dallo schieramento.
Non è difficile raggiungere Caporetto dall’Italia: dista una quarantina di chilometri da Udine, una cinquantina da Gorizia. E il Museo di Caporetto vale decisamente la pena di essere visitato di persona. Ma visto che ormai agosto volge al termine, può essere che non tutti abbiano presto la possibilità di rimettersi in viaggio dopo le vacanze estive. Ecco perché è una notizia così buona che il Kobariški muzej abbia da poco inaugurato il suo nuovo sito web, che permette di visitare una delle esposizioni del museo in modo completamente virtuale, anche dal divano di casa (in attesa di avere l’occasione di recarsi al museo di persona)!
Si tratta dell’esposizione intitolata “29 mesi di combattimenti sull’Isonzo”, che è stata inaugurata nell’ottobre del 2020, in occasione del trentesimo anniversario della fondazione del Museo di Caporetto. Con questa esposizione il Kobariški muzej ha voluto optare per un’impostazione particolare, e anziché focalizzarsi sulle storie personali di soldati schierati su entrambe le linee del fronte, ha deciso di illustrare lo svolgimento cronologico degli eventi del fronte isontino. Non solo però: la mostra presenta anche gli eventi che portarono alla Prima guerra mondiale, in generale, e al fronte isontino, in particolare.
Anche attraverso questa mostra il Museo di Caporetto ha voluto lanciare il suo messaggio più forte: la guerra, qualunque guerra, è un massacro ingiustificabile e insensato, e i tragici eventi del XX (ma anche del XXI) secolo dimostrano che, purtroppo, la storia non è affatto maestra di vita per tanti decisori politici. Scorrendo sullo schermo, nella visita virtuale, si possono visualizzare i reperti esposti, ma anche soffermarsi sui pannelli esplicativi e il loro ricco apparato iconografico con un semplice clic.
I vari ambienti scorrono nella direzione in cui è stata progettata l’esposizione, ma in ogni momento si può centrare con il cursore una vetrinetta espositiva oppure un pannello informativo per poter accedere a tutte le informazioni, proprio come le si potrebbe leggere se si visitasse l’esposizione sul posto. Vale davvero la pena di prendersi del tempo per assaporare questa mostra virtuale, anche per familiarizzare con la storia della Prima guerra mondiale e del fronte isontino, e arrivare così ancora meglio preparati a visitare l’esposizione permanente del museo di persona.
Grazie alla dedizione delle persone che lo compongono il Kobariški muzej è un monito. Ci ricorda, nel modo più forte ed efficace possibile, che la guerra è una sconfitta per tutti, un flagello che divora innocenti e che non conosce vincitori. Visitarlo significa avere l’occasione di vedere una parte molto bella della Slovenia e, al contempo, di conoscere meglio la storia di tutti noi.
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.
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