di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Le grandi imprese sono sempre frutto di uno sforzo collettivo. Anche le scoperte scientifiche che spesso identifichiamo con un solo nome, un solo volto, sono in realtà il risultato dell’impegno di una pluralità di persone. Persone che hanno lavorato fianco a fianco, o magari anche da paesi diversi, ma verso lo stesso obiettivo. La ricostruzione storica e la creazione di iniziative a favore della memoria e della pace non sono da meno.
Anche queste, infatti, sono imprese che richiedono sforzi congiunti e collaborazione verso un obiettivo comune. E sono tanto più complesse e impegnative quando riguardano temi incandescenti e dolorosi come le guerre e i conflitti. Ne è un esempio il lavoro della Fondazione Sentiero della Pace, che insieme a moltissime altre istituzioni e associazioni slovene, in primis il Museo di Caporetto, ha dato vita a un sentiero di ben 400 chilometri dedicato a tutte le vite sconvolte da una delle pagine più oscure della storia dell’umanità: la Grande Guerra.
Con innumerevoli diramazioni, il Sentiero della Pace tocca i luoghi della Prima guerra mondiale in Slovenia, da Log pod Mangartom (alias Bretto, frazione del comune di Plezzo) fino a Trieste. Ed è stato grazie a un altro esempio di collaborazione che questo percorso ha aperto un ramo per includere anche il memoriale di Cerje, un monumento di grande significato e immerso tra paesaggi di una bellezza commovente.
Progettato per somigliare a una fortezza, il monumento consiste in una torre di sette piani, alta 25 metri, che è al contempo un memoriale, un museo e un punto di osservazione. Dalla sua sommità il panorama si apre verso il mare Adriatico, le Dolomiti e le Alpi Giulie, e su paesaggi tipicamente carsici. Questa parte del Sentiero della Pace (denominato “sul Carso”), è stato realizzato grazie al lavoro dei membri del club speleologico Temnica e dell’Associazione turistica 1. SVIT con l’appoggio del Comune di Miren Kostanjevica.
Risalendo i sette piani del memoriale si ripercorre la storia slovena, dalla preistoria ai due conflitti mondiali, sino alla guerra di indipendenza del 1991. La terrazza panoramica è stata progettata per simboleggiare lo sguardo rivolto al futuro che non dimentica la storia e il passato. L’importante è consultare il calendario delle aperture prima di raggiungere Cerje se si vuole visitarne l’interno.
Per raggiungere il monumento di Cerje si può partire da Nova Gorica, appena oltre il confine italiano, e seguire il sentiero che da lì si dirige verso il Monte Marco e le colline di Vrtojba e Bilje. Chi ama i paesaggi carsici non potrà che innamorarsi di questa parte del Sentiero della Pace.
È uno sforzo congiunto e di lunga data, quello che ha dato vita al sentiero lungo 400 chilometri che si può percorrere oggi, fra monumenti e musei all’aperto. Del resto le grandi imprese richiedono tempo. Non a caso, proprio quest’anno la Fondazione Sentiero della Pace compie 20 anni di attività, e il Museo di Caporetto celebra il trentesimo anniversario della sua apertura.
E il Museo di Caporetto, Kobariški muzej in sloveno, è una tappa davvero fondamentale del Sentiero della Pace, oltre a esserne uno dei maggiori promotori. Qui, infatti, c’è la possibilità di scoprire ogni aspetto del fronte isontino che culminò con la terribile Battaglia di Caporetto. Dalla dura vita quotidiana dei soldati in trincea, alle incredibili sofferenze che le truppe dovettero sopportare nella guerra di alta quota, in pieno inverno.
Senza apologie né prese di posizioni, il Museo di Caporetto concentra la sua esposizione sulla centralità della memoria, e sul ricordo di tutti coloro che presero parte alla Grande Guerra in generale, e al fronte isontino in particolare, senza dare il minimo peso all’esercito di appartenenza. Perché ciò che conta è serbare sempre la memoria delle sofferenze e le tragedie di tutti coloro che vissero quel conflitto. Per ricordare e rendere onore al loro sacrificio. E per non dare mai per scontato il dono, preziosissimo ma delicato, della pace.
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi
Naložbo sofinancirata Republika Slovenija in Evropska unija iz Evropskega sklada za regionalni razvoj v okviru Vavčerja za digitalni marketing za projekt spletna stran, spletna trgovina, rezervacijska platforma ter mobilna aplikacija.