di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
In Slovenia ci sono tre città perfette per chi ama la storia e i luoghi che invitano alla quiete e alla contemplazione. Si tratta di Celje, Ptuj e Novo mesto, tutte a est di Lubiana, un triangolo ideale come itinerario di viaggio per andare alla scoperta di un ricco patrimonio storico-culturale e anche di tradizioni enogastronomiche ricche di prelibatezze. Concedersi una settimana per vagare fra queste tre città, magari con qualche sosta alle terme per le quali la Slovenia orientale è famosa, è un’idea ottima per rigenerarsi nel corpo e nello spirito.
Il viaggio può cominciare da Celje, soprannominata città dei conti, che è un’affascinante commistione di natura e storia. La sua celebre fortezza, lo Stari grad, è tuttora una visione assai evocativa, che non potrà che far battere il cuore degli appassionati di fantasy. Per dare un’idea della sua imponenza basti un dato: in epoca romana, Celje era chiamata Troia seconda, o anche piccola Troia. E proprio all’epoca della dominazione romana risalgono alcuni dei reperti della collezione archeologica del Museo regionale di Celje, dove si può anche scoprire parecchio sulla storia della città in epoca medievale.
Da non perdere l’escursione sul colle dello Stari grad, da dove si apre una magnifica vista panoramica di Celje e della valle del grande fiume Savinja. Ma la fortezza è uno spettacolo di per sé, un luogo dove sembra di viaggiare nel tempo, e infatti ospita regolarmente mostre, eventi e rievocazioni storiche. Camminando per le strade del centro storico, poi, ci si ritrova immersi in un’atmosfera un po’ trasognata, fuori dal tempo, e ci si imbatte anche in ottimi ristoranti e invitanti trattorie.
Ad esempio il Bistro Lalù, rinomato (e premiato) per le sue rivisitazioni in chiave moderna delle antiche ricette, sempre a base di ingredienti prodotti in zona. Oppure la Gostilna Franci, con il suo menù ricco di piatti genuini, preparati come da tradizione, e la sua atmosfera allegra e accogliente. E dato che il mangiar bene e il buon vino sono una garanzia anche in questa parte della Slovenia, vale davvero la pena di concedersi un pranzo o una cena ala scoperta delle tradizioni enogastronomiche di Celje.
Il viaggio può continuare con Ptuj, la città più antica della Slovenia. Questa gemma della Slovenia orientale, infatti, custodisce numerosi reperti e monumenti di epoca romana. In effetti era piuttosto nota ai tempi dell’impero: Traiano decise di conferirle lo status di città autonoma nel 103 d.C., e Poetovio (come la chiamavano i romani) visse uno straordinario sviluppo e crebbe sino a contare 40mila abitanti. Certo, non furono tutte rose e fiori. Ptuj conobbe anche catastrofi, ad esempio le orde di Attila che le piombarono addosso nel 450, oppure i terribili assalti delle truppe ottomane nel XV e XVI secolo.
Il luogo migliore per scoprire la storia di Ptuj è il suo castello, tra l’altro molto bello, anch’esso appollaiato su un’altura che domina la città. Qui si possono vedere numerosi reperti e monumenti di epoca romana nonché, fra le altre cose, un’esposizione dedicata al mitraismo, un culto presumibilmente di origine persiana che fu introdotta dai soldati romani dell’est e che venne spazzato via dall’impero romano solo quando il decreto Teodosiano mise al bando tutti i riti pagani, nel 391.
Non è un caso che parte dell’esposizione del Castello di Ptuj sia dedicata al mitraismo, perché proprio a Ptuj si può ancora vedere un tempio del III secolo dedicato proprio al dio Mitra, il cui splendido bassorilievo ritrae il dio Mitra mentre uccide un toro per creare il mondo. Ma non c’è solo storia da scoprire a Ptuj: chi apprezza il buon vino, ad esempio, può partecipare a una degustazione dei migliori vini locali alla Cantina Osterberger. E per alloggiare un’ottima scelta è l’Hotel Mitra, un boutique hotel con tanto di spa realizzato in un palazzo del XIX secolo, a pochi passi dal Castello. Una trattoria particolarmente apprezzata è la Gostilna Rozika, dove si possono mangiare i piatti tipici della cucina regionale preparati a regola d’arte, in un ambiente pittoresco e accogliente.
Infine si arriva a Novo mesto, con il suo bellissimo centro storico medievale dolcemente abbracciato dal fiume Krka. Ancora appartata dai circuiti turistici principali, questa città si trova ad appena un’ora a sudest di Lubiana ed è un’autentica gemma. A partire dalla suggestiva vista del suo castello edificato su un’isoletta in mezzo al fiume e continuando con la chiesa di San Nicola (che tra l’altro custodisce una pala del Tintoretto), fino all’interessantissimo museo della Dolenjska, Novo mesto vale assolutamente la pena di essere scoperta.
Soprattutto dagli appassionati di storia e di archeologia, perché la regione che circonda Novo mesto, appunto la Dolenjska, ha restituito siti dell’età del ferro di grande interesse, tra cui necropoli ricchissime di reperti. E infatti il Museo della Dolenjska, il Dolenjski Muzej, è noto per la sua fornitissima esposizione di reperti dell’età del ferro, tra cui gioielli, armi e magnifiche situle. Un ottimo alloggio è l’Agriturismo Šeruga, che fa sentire i suoi ospiti come a casa loro grazie a un’accoglienza familiare e a una cucina casalinga e genuina preparata con ingredienti freschissimi e locali.
Infine, dato che anche la Dolenjska è una regione rinomata per i suoi vini, si può fare tappa alla fantastica gastronomia Dobrote Dolenjske (che significa letteralmente “Prelibatezze della Dolenjska”) per concedersi una degustazione di ottimi vini e specialità gastronomiche. Per un viaggio che coniughi patrimonio storico, relax (grazie alle terme) e un’ottima tradizione enogastronomica, il triangolo Celje, Ptuj e Novo mesto è una scelta a dir poco azzeccata, e un itinerario esemplare su quanto la Slovenia abbia da dire anche sulla storia antica della Mitteleuropa.
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