di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Quando fece la sua comparsa in Inghilterra, all’inizio del XIX secolo, fu subito chiaro che la locomotiva a vapore avrebbe rappresentato una rivoluzione di portata straordinaria. E in effetti fu proprio così. Inventata per potenziare il traino dei carrelli di carbone nelle miniere, fino ad allora realizzato dai cavalli, molto presto fu l’oggetto di ulteriori studi, esperimenti e migliorie per impiegarla nel trasporto merci e passeggeri.
Nonostante si trattasse di macchine estremamente complesse e soggette a guasti frequenti, le locomotive a vapore rivoluzionarono davvero la concezione spazio-temporale dell’epoca. Accorciando le distanze, velocizzando incredibilmente i tempi, dando impulso a un complesso di infrastrutture e servizi completamente nuovo. La rivoluzione non si limitò all’Europa: ben presto arrivò negli Stati Uniti e cominciò a espandersi in gran parte del mondo.
Per provare a farsi un’idea di quanto profondo possa essere stato il cambiamento basti pensare che fino all’avvento delle locomotive a vapore, praticamente ogni tipo di trasporto e di traino era a cavallo. Naturalmente, come molte altre invenzioni tecnologiche anche la locomotiva a vapore fu utilizzata in contesti civili ma pure di guerra. E, in particolare, durante le due guerre mondiali.
Al Parco della storia militare di Pivka, il più grande complesso museale della Slovenia e uno dei più vasti d’Europa, è esposta una locomotiva a vapore 33–110, dotazione dell’esercito tedesco durante la Seconda guerra mondiale, splendidamente conservata. In effetti si tratta di uno dei pezzi forti dell’esposizione del Parco, che è una meta perfetta per lasciarsi stupire dalle capacità tecnologiche di ingegneri e scienziati.
La locomotiva a vapore 33–110 è un reperto eccezionale. Lunga 23 metri e con un peso di 95 tonnellate, è una delle 6.200 locomotive di questo tipo costruite in Germania durante la Seconda guerra mondiale. Locomotive che vennero utilizzate per rifornire le linee del fronte di soldati, armi, equipaggiamento e provviste, e tragicamente anche per raggiungere i campi di concentramento.
E se è giusto e fondamentale ricordare gli orrori della guerra, è importante anche sottolineare che sebbene queste locomotive siano state utilizzate durante i sei anni del conflitto mondiale, per la maggior parte della loro “vita” hanno servito uno scopo nobile e positivo: la ricostruzione di un’Europa unita e pacifica.
La 33–110 esposta al Parco della storia militare di Pivka, ad esempio, fu ceduta dalla Germania all’ex Jugoslavia come parte delle riparazioni di guerra, ed è stata utilizzata per il trasporto passeggeri in Slovenia fino al 1978, quando è stata messa “in pensione”. Proprio per questo al Parco della storia militare la locomotiva 33–110 è esposta come macchinario utilizzato in guerra, ma si sottolinea il servizio ben più a lungo prestato da questa meraviglia tecnologica alla società in tempo di pace.
Ecco perché vale la pena di andare ad ammirarla. Perché oltre a essere interessantissima dal punto di vista tecnologico e un simbolo della capacità creativa, innovativa e tecnologica degli esseri umani, a differenza di altri reperti esposti nella collezione del Parco essa rappresenta sia il tempo di guerra che il tempo di pace. E con la sua massiccia e silenziosa presenza ci ricorda i tempi tragici e durissimi che hanno dovuto passare i nostri nonni e bisnonni; quanto sia stato difficile ricostruire l’Europa distrutta; e quanto sia preziosa e fondamentale la pace.
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.
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