di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Una regione ricoperta per il 90% da boschi; 6 diverse aree di autentica foresta vergine; centinaia di specie animali e vegetali che altrove sono diventate semplicemente introvabili; e un fiume dalle acque cristalline che scorre lento disegnando paesaggi suggestivi e nutrendo una strabiliante biodiversità. Non sto descrivendo un luogo sperduto nel cuore dell’Africa, del Sudamerica o del Sud-est asiatico, ma una delle destinazioni più belle e preziose della vicinissima Slovenia.
Si tratta della regione Kočevsko, situata a sud di Lubiana, al confine con la Croazia. Qui la natura regna incontrastata, e dal mare verde delle foreste spuntano il secondo castello più grande della Slovenia e le rovine di un altro maniero, protagonista di una delle storie d’amore più famose del paese. Qui i ristoranti, le trattorie e i rifugi offrono piatti a base di selvaggina, funghi ed erbe di bosco, e praticare la famosa disciplina giapponese dello Shinrin-Yoku, il “bagno nella foresta”, sorge spontaneo.
In bici, a piedi, a cavallo oppure a bordo di una canoa di un kayak o di un SUP: i modi per andare alla scoperta di questa splendida regione sono molti, così come tanti sono gli itinerari da percorrere. Ma immersi in questa sorta di santuario boschivo le sensazioni sono sempre magiche, e il corpo e la mente si rigenerano respirando l’aria profumata, osservando le mille sfumature di verde, ascoltando finalmente i suoni di un luogo dove il rumore di traffico, semplicemente, non esiste.
Il Castello Kostel è un autentico must. Si erge solitario in cima a un colle appuntito, circondato da boschi a perdita d’occhio, e offre una splendida veduta della valle e del fiume Kolpa. Il primo documento scritto rinvenuto che lo menziona risale al 1336, e lo cita ancora con il suo nome dell’epoca, “Castrum Graffenwarth”. All’epoca il maniero era proprietà dei conti di Ortenburg, ma poco dopo sarebbe passato nelle mani dei famosi conti di Celje.
E proprio a questi ultimi è legata la storia d’amore che ammanta le rovine dell’altro grande castello della regione Kočevsko: quello di Friedrichstein, anch’esso uno spettacolo da non perdere. Si narra infatti che Frederick II di Celje l’abbia fatto costruire in onore alla sua amata moglie Veronika di Desenice, che però era sgradita al padre di Frederick, Hermann II. Al punto da spingere questi a punire il figlio rinchiudendolo in una torre del castello di Celje, e a far accusare e giustiziare lei per stregoneria. Si racconta che Hermann II fosse in preda a una furia tale da far persino demolire il castello di Friedrichstein, ma che dopo la sua morte Frederick l’abbia fatto ricostruire.
Un modo molto speciale per visitare il Castello Kostel è partecipare alla sua Escape Room, una sfida alla ricerca dei simboli necessari per superare la prova, alla scoperta della storia del maniero e di questi luoghi suggestivi. Alla fine, che si sia vinta la sfida o meno, arriva il momento del picnic al Castello, con la possibilità di allestire il tavolo e le sedie dove si preferisce, per bearsi del panorama che si desidera mentre si assaggiano specialità locali come salame di cervo, formaggi, pane appena sfornato, succhi di mela fatti in casa e persino dell’ottima birra artigianale.
Una volta visitati i castelli, un’ottima possibilità per immergersi tra gli alberi è il Sentiero del diavolo di Mikul, protagonista di una famosa leggenda di questa regione. Questo percorso circolare di circa tre chilometri e mezzo si snoda attraverso la foresta e tre paesini davvero pittoreschi. Passa anche per un agriturismo, la cui proprietaria Anica prepara un favoloso čuspajz, lo stufato tipico di questa zona, e uno squisito strudel con i frutti colti dai suoi alberi.
Il Sentiero del diavolo di Mikul si apre su splendide vedute del castello di Kostel, e nell’ultimo tratto costeggia il limitare della foresta vergine di Krajc-Bukovje, una riserva forestale protetta e anche l’habitat di abeti a più bassa quota in tutta Europa. E devo avvertirvi che percorrendo questo sentiero e guardando le distese di alberi che si aprono tutto intorno, fermarsi per annusare l’odore di bosco diventa un istinto irrefrenabile. E, a quel punto, è impossibile non sentire anche il richiamo di quel bosco.
Per assecondarlo in un’esperienza davvero indimenticabile, si può partecipare a un’esperienza guidata di due ore, la Shinrin Yoku Kostel, ispirata proprio alla disciplina giapponese del “bagno nella foresta”. Senza cellulare, macchina fotografica né altri dispositivi elettronici si partecipa a un programma che prevede l’immersione nella foresta nonché una pratica di yoga verde, pranayama e meditazione con un’insegnante certificata.
Si svolge lungo il Sentiero circolare del Diavolo di Mikul ed è indicato per adulti e ragazzi. Il livello della pratica di yoga si adatta di volta in volta al livello di familiarità dei partecipanti con queste attività. Ma non c’è affatto bisogno di saper fare la verticale sulla testa o la difficilissima astavakrasana per trarre il meglio da questa esperienza: la vicinanza degli alberi, del fiume e della natura è già quanto di meglio possa esistere per ritrovare la calma e fare un grandissimo regalo al benessere della nostra mente e del nostro corpo.
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.
Naložbo sofinancirata Republika Slovenija in Evropska unija iz Evropskega sklada za regionalni razvoj v okviru Vavčerja za digitalni marketing za projekt spletna stran, spletna trgovina, rezervacijska platforma ter mobilna aplikacija.