di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
La Slovenia è un paese fantastico per gli alpinisti e gli appassionati di montagna. Qui non c’è che l’imbarazzo della scelta. Esistono numerosi itinerari per andare alla scoperta delle magnifiche Alpi slovene con passeggiate ed escursioni più o meno impegnative, vere e proprie scalate per alpinisti esperti, e naturalmente anche itinerari adatti alla mountain bike.
Una delle catene più belle e interessanti è senz’altro quella delle Alpi di Kamnik e della Savinja. Si trova a sud del gruppo delle Caravanche, verso il confine sloveno con l’Austria. In effetti, storicamente essa costituiva il confine tra i ducati della Carinzia, della Stiria e della Carniola, che un tempo facevano parte dell’Austria Interiore.
La parte occidentale fu denominata “di Kamnik” verso la fine del XVIII secolo dagli studiosi Belsazar Hacquet e Franz Xaver von Wulfen, rispettivamente di origini francesi e serbe, proprio per la vicinanza alla città di Kamnik. Allo stesso modo, la parte orientale fu chiamata “della Savinja” dall’alpinista austriaco Johannes Frischauf un secolo dopo, per il Savinja, il corso d’acqua principale della zona.
Le Alpi di Kamnik e della Savinja rappresentano una delle attrattive principali per gli amanti dello sport all’aria aperta che visitano Kamnik. Una delle escursioni più belle e panoramiche, per esempio, è quella che conduce al rifugio del passo di Kamnik: se in Slovenia siamo soliti dire che ogni sloveno dovrebbe salire in cima al Triglav almeno una volta nella vita, ebbene gli abitanti di Kamnik dicono lo stesso per il loro passo.
Il rifugio si trova a 1,864 metri sul livello del mare, e sorge proprio sotto al passo. Guardando verso ovest si vede il monte Brana (2,253 metri), mentre a est c’è il monte Planjava, che con i suoi 2,394 metri è la cima più alta della parte orientale delle Alpi di Kamnik. La prima scalata documentata fu quella a opera dell’alpinista Franz Hohenwart nel 1793 insieme a un abitante della valle del Kamnik Bistrica, anche se si racconta che dei cacciatori locali l’avessero già scalato molto prima.
In ogni caso, oggi è una delle montagne più popolari della Slovenia, e il rifugio del passo di Kamnik è una tappa intermedia per gli alpinisti più esperti che desiderano scalare il Planjava o il Brana. Un’altra ottima meta per gli appassionati di alta montagna è il passo Kokra con il suo rifugio Zois, a 1,793 metri sul livello del mare. La struttura originaria fu costruita in legno dal Club escursionistico austriaco nel 1897, ma subì danni pesantissimi durante la Grande Guerra, così fu ricostruito in muratura e ingrandito.
Lo si raggiunge dalla sorgente del Kamniška Bistrica. Dopo un inizio pianeggiante comincia la risalita, ma è adatta ad alpinisti esperti perché il percorso prevede un tratto di salita con un cavo d’acciaio lungo una parete rocciosa. Una volta arrivati in alto però, la vista è straordinaria: fra le cime che circondano il passo c’è anche quella del Grintovec, la montagna più alta di tutte le Alpi di Kamnik e della Savinja (2,558 metri).
Lo stesso Grintovec è l’obiettivo di numerosi alpinisti ogni anno, anche perché la scalata fino alla cima non richiede l’uso di picchetti ed è relativamente semplice. Il pendio meridionale è noto col nome di Streha, che in italiano significa “tetto”, e in effetti è definito “il tetto delle Alpi di Kamnik e della Savinja”: anche da lassù, la vista è eccezionale.
La città di Kamnik, con il suo centro storico elegante, il patrimonio storico e culturale, e la deliziosa cucina locale da scoprire, è un punto di partenza fantastico per gli alpinisti e per chiunque abbia voglia di una vacanza ricca di camminate in montagna più o meno complesse. In fondo, fare ritorno in una città dotata di ottime spa e strutture per il wellness, culla di alcuni dei piatti più famosi di tutta la Slovenia, è certamente un premio niente male dopo una giornata trascorsa a scarpinare ad alta quota!
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