di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Quando mettiamo piede in un castello torniamo sempre un po’ bambini. È facile capire perché: l’infanzia di molti di noi è colorata dalle leggende e dalle storie che ci raccontavano i nonni o i genitori, e molte di esse avevano luogo in castelli fatati e tenebrosi manieri; per non parlare poi di tanti film fantasy e cartoni animati, spesso ambientati proprio in castelli.
Insomma, possiamo anche fingere che non sia così, ma ogni volta che ci troviamo fra le alte mura di un castello l’emozione di quando eravamo piccoli torna. È proprio quella l’emozione che torna quando si visita il Castello di Lubiana. Arroccato in cima a un colle boscoso, il Ljubljanski grad è un protagonista assoluto della capitale slovena. Lo si vede da moltissimi punti della città, è una presenza costante e affascinante, e in fondo è un po’ il simbolo di Lubiana.
Ecco perché lo si trova ritratto al centro del vessillo cittadino, ed ecco perché non si può davvero visitare la capitale slovena e non andare alla scoperta del maniero. Il castello di Lubiana è un monumento, un edificio con secoli di storia alle spalle, ma è tuttora pieno di vita. Non a caso attira moltissimi viaggiatori dall’Europa e dal resto del mondo, ma anche moltissimi lubianesi e sloveni, che vi si recano attirati dal suo ricco calendario di eventi, fra concerti, mostre e conferenze, dai suoi ottimi ristoranti e dalle interessantissime visite guidate.
Tutto questo è senza dubbio da non perdere. Ma un modo infallibile di tornare a sentirsi bambini fra le mura del Ljubljanski grad è partecipare al gioco “Fuga dal Castello”. Si tratta di un’avvincente sfida articolata in cinque livelli: per passare di livello è necessario superare una prova, dimostrando abilità, conoscenza e destrezza. C’è solo un’ora di tempo per completare la missione, passando da un luogo all’altro del castello: dalle torri alle prigioni, dalle mura alle sale più nascoste.
Un protagonista di questo gioco, naturalmente, è il famosissimo drago di Lubiana. Una creatura leggendaria, che secondo gli antichi racconti sarebbe stata sconfitta prima da Giasone, che lo incontrò insieme agli Argonauti sulla strada del ritorno dalla sua caccia al vello d’oro, e poi da San Giorgio, che lo cacciò nelle profondità della terra sotto al castello. Si tratta di leggende vecchie di secoli, ma i lubianesi non dimenticano il drago. Ecco perché è raffigurato insieme al castello al centro del vessillo cittadino, nelle spaventose statue del Ponte dei draghi, sulle targhe automobilistiche della capitale e in molti altri luoghi.
Grazie al gioco si imparano moltissimi fatti e aneddoti sulla storia della città e di tutta la Slovenia, e inoltre si scoprono gli spazi del Castello in un modo unico e particolare. Certo, a furia di superare le varie sfide si rischia anche di risvegliare il vecchio drago, che oggi dorme profondamente… La domanda è: si tratta di un rischio che si è pronti a correre? Tutto il necessario per giocare si trova al Centro informazioni del Castello, e il gioco è disponibile anche in italiano. L’importante è avere un’ora a disposizione per lanciarsi nell’avventura.
Partecipare al gioco Fuga dal Castello è un ottimo modo per rendere ancora più indimenticabile una vacanza nella capitale slovena, e magari per rendere più complice una vacanza romantica in due. Spesso, quando cresciamo, gli unici giochi a cui ci abbandoniamo sono quelli sullo smartphone, o sul campo da calcio con gli amici. Nulla di più sbagliato: giocare, a ventisette come a quarantacinque anni, è un ottimo modo per divertirsi e rigenerarsi, dimenticando completamente le preoccupazioni che, anche quando viaggiamo, ci portiamo appresso.
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.
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