di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
È difficile trovare, in Europa, un lago più bello di quello di Bled. Questo specchio d’acqua racchiuso fra le maestose cime delle Alpi Giulie, con il suo isolotto ricoperto di alberi e sormontato dall’elegante chiesa dell’Assunzione, è senza dubbio uno degli spettacoli più belli che riserva il Vecchio continente. E lo è anche grazie a un protagonista davvero emblematico del motivo per cui l’Europa è chiamata, appunto, il Vecchio continente: il Castello di Bled.
Impossibile non arrivare in questa località slovena e non sentire immediatamente l’impulso di cercare il punto migliore per scattare delle foto che possano racchiuderne tutta la bellezza. Le opzioni migliori sono due: si può fare una lunga escursione attraverso il bosco, circa un’ora e mezza di camminata su un sentiero piuttosto ripido, per arrivare in cima a Mala Osojnica. Questo è noto come uno dei migliori belvedere che ci siano sul Lago di Bled.
L’altra opzione, invece, è proprio il maniero. Il Castello di Bled, infatti, sorge proprio in cima all’unico sperone di roccia che sovrasta il lago. Affacciandosi dalle sue mura a strapiombo sull’acqua si ha una vista mozzafiato del lago, delle colline boscose che lo circondano, e più in là delle maestose Alpi Giulie. Com’è noto, il Blejski grad è anche la sede di un interessantissimo museo che racconta la storia di questo luogo sin dagli albori dell’umanità.
In effetti vicino al grad e tutto intorno al lago di Bled sono stati rinvenuti numerosi reperti di epoca preistorica che hanno permesso di ricostruire le diverse fasi in cui varie popolazioni umane hanno abitato in questi luoghi. D’altra parte non sorprende che il lago di Bled sia stato abitato per millenni: in fondo, i boschi fornivano legna, selvaggina, frutti ed erbe commestibili e medicinali in abbondanza. E il lago, da parte sua, era una preziosissima e inesauribile riserva d’acqua dolce e… di pesci prelibati.
Le fredde acque del lago di Bled infatti sono un habitat perfetto per molte specie d’acqua dolce: c’è il pesce siluro, ad esempio, il luccio e il lucioperca. Naturalmente abbondano le carpe, le trote, e anche i pesci persici. Ma le sue acque cristalline sono abitate anche dal cavedano, dalla tinca e dal rutilo. Senza contare che un tempo anche i torrenti e i fiumi che lo alimentano erano ricchissimi di gamberi d’acqua dolce.
E ancora oggi, una delle viste di cui ci si può beare più spesso dalle mura del castello di Bled, è quella di piccole barchette di pescatori che solcano lentamente le acque del lago, o che galleggiano placidamente in attesa che le lenze si tendano, le canne si incurvino, e la pazienza venga premiata. È una vista che infonde grande serenità e che, se possibile, rende persino più bello questo lago incastonato fra le Alpi slovene.
È anche una vista che può far venire ai pescatori sportivi la voglia di concedersi qualche ora del loro hobby preferito. Nulla di più facile: la stagione di pesca a Bled si apre il primo di aprile e si chiude il 31 dicembre di ogni anno, e i permessi di pesca si reperiscono molto facilmente. Inoltre, il centro di informazioni turistiche, sa indirizzare nella direzione giusta i Pescatori provenienti dal resto d’Europa in modo che possano dedicarsi a loro hobby con la sicurezza di essere rispettosi dell’ambiente e dell’ecosistema del lago.
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.
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