Zgodbe iz Slovenije

Il Sentiero della Pace: 400 chilometri di memoria

23.04.2020
Punto panoramico, Museo all’aperto del Kolovrat. Foto di Jure Batagelj

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Pochi eventi hanno segnato la storia dell’umanità come la Prima guerra mondiale. Chi di noi non ha sentito delle storie di guerra, tramandate in famiglia per più di un secolo ormai? Chi di noi non ha perso un bisnonno o un trisavolo; non ha avuto un prozio o un lontano parente fatto prigioniero; non ha sentito raccontare della fame e delle difficoltà di quegli anni? Non a caso, il ricordo della Grande Guerra è ancora molto sentito in tanti paesi, e sono innumerevoli le opere scientifiche e artistiche ispirate a quel periodo.

Cerje, foto di: Jure Batagelj

Inutile dire che anche in Slovenia è così. E proprio sulla Grande Guerra è incentrato il lavoro di un’istituzione che quest’anno compirà vent’anni: il la Fondazione Sentiero della Pace. Quest’ultima (insieme a molti altri attori, fra cui anche il Museo di Caporetto e quello di Tolmin) è l’artefice e la promotrice del Sentiero della Pace: un percorso lungo ben 400 chilometri che si snoda attraverso i luoghi sloveni della Grande Guerra da Log pod Mangartom (alias Bretto, frazione del comune di Plezzo) sino a Trieste.

Dalle Alpi all’Adriatico, il Sentiero della Pace attraversa paesaggi incantevoli. Montagne maestose, valli verdeggianti attraversate dallo splendido Isonzo, il fiume color smeraldo, pascoli, altipiani, boschi e borghi dove il tempo scorre lento. Ed è un’idea perfetta per un viaggio che unisca storia, cultura e movimento all’aria aperta. Perché il Sentiero della Pace è costellato di memoriali, musei all’aperto, vecchie strutture belliche e santuari; un patrimonio ricchissimo, che si può scoprire per conto proprio o insieme a delle guide specializzate.

Il fiume Isonzo. Foto di Peter Bijuklič

Ma è anche attrezzato per fare lunghe escursioni nella natura e giri in bicicletta, magari per diversi giorni. Lungo il Sentiero infatti si trovano pensioni e alberghi dove assaggiare i piatti tipici della cucina locale e pernottare. Ed è perfetto per tutta la famiglia, perché organizzare gite alla portata di tutti, anche dei bambini piccoli, è semplicissimo. In altre parole, un viaggio estivo alla scoperta del Sentiero della Pace è una magnifica idea per chi ama la storia e la natura.

Ecco alcune delle tappe che vale la pena di non perdere lungo il cammino (i maggiori punti di interesse sono raggiungibili anche in pullman). Innanzitutto il Museo di Caporetto, dove è possibile conoscere in modo straordinariamente approfondito quel capitolo della Grande Guerra che fu il fronte isontino, culminato nella tristemente nota Battaglia di Caporetto. Grazie all’articolata installazione, arricchita da vari contenuti multimediali e dai racconti delle guide, nonché alla vasta collezione di reperti e materiale fotografico, il Kobariški muzej è davvero un’istituzione di immenso valore.

Il Santuario di Javorca. Foto di Jure Batagelj

C’è poi la splendida Chiesa del Santo Spirito (Sv. Duh in sloveno), anche soprannominata Santuario di Javorca. Immersa nel silenzio di una cresta affacciata sul fiume Tolminka, e circondata da suggestive montagne, i soldati dell’esercito austroungarico la costruirono durante il conflitto in memoria dei loro commilitoni periti in battaglia. L’interno è quasi tutto in legno, un legno dipinto di uno splendido colore azzurro che fa subito pensare a un cielo sereno. E su grandi tavole in legno di quercia sono riportati i nomi dei 2564 soldati a cui è dedicato il santuario.

Da non perdere anche i sei musei all’aperto della Fondazione Sentiero della Pace: Ravelnik, Čelo, Zaprikraj, Kolovrat, Mengore e Mrzli vrh. Qui, oltre a memoriali e monumenti di commemorazione, si possono vedere anche strutture belliche costruite e utilizzate durante la guerra: gallerie, bunker, trincee e cappelle militari. Di una bellezza commovente l’ossario tedesco, costruito nel 1938 molto vicino a Tolmin: un edificio in pietra grezza, semplice e discreto, abbracciato da alberi frondosi e immerso in una profonda quiete.

Monte San Michele. Fonte: Archivio Fondazione Sentiero della Pace

I viaggi che ci trasmettono messaggi e lezioni dal passato sono quelli più belli. E senza dubbio le lezioni del Sentiero della Pace sono molte. A cominciare da quella più importante di tutte, sull’incredibile crudeltà di ogni guerra, e sul valore inestimabile della pace e della convivenza pacifica tra i popoli. E su quanto sia fondamentale ricordare, anche dopo più di un secolo, anche per generazioni ormai molto lontane da quegli eventi. Perché solo conoscendo e ricordando gli errori del passato potremo evitare di ripeterli.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi

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