di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Per chi cerca una destinazione sorprendente e indimenticabile non c’è nulla di meglio della cittadina di Kranj, nella Slovenia del nord, ai piedi delle Alpi e del Triglav, la montagna nazionale effigiata anche nella bandiera slovena. Kranj è un microcosmo che racchiude tutto il meglio che il piccolo paese mitteleuropeo ha da offrire: natura incontaminata, tradizioni antiche, artigianato, una fantastica enogastronomia e un’aria pulitissima. E con i paesaggi incantevoli che la circondano trasfigurati dagli splendidi colori dell’autunno, in questo periodo è persino più bella del solito.
Se Kranj è così affascinante lo deve senza dubbio al suo curatissimo centro storico, alla sua atmosfera accogliente e un po’ austera, e alla gentilezza dei suoi abitanti, sempre pronti a consigliare le migliori trattorie per assaggiare le specialità locali o la direzione per una bella passeggiata. Ma lo deve anche alla sua storia: una storia che affonda le radici in tempi antichissimi, tanto da valerle il primato di città più antica della Slovenia (almeno secondo la tradizione popolare). Non a caso tra le sue milestone c’è il Museo della Gorenjska, ospitato nel bel Castello Khislstein.
La sua esposizione vanta reperti eccezionali e conduce i viaggiatori alla scoperta della lunga storia di Kranj, sin dall’età della pietra. Fa una certa impressione, mentre la si visita, scoprire che l’area dove oggi sorge Kranj è abitata sin dal Neolitico, ma in effetti non è sorprendente. La posizione è ottima per delle popolazioni di cacciatori-raccoglitori com’erano i nostri antenati preistorici, circondata da due fiumi pescosi e da boschi che fornivano legna, selvaggina, funghi e un’abbondanza straordinaria di piante e frutti utili per alimentarsi e curarsi.
Facendo un balzo in avanti si scopre che è proprio da Kranj che prese il nome la storica regione della Carniola, che il monaco e scrittore longobardo Paolo Diacono descrisse con le parole “Carniola, patria Sclavorum”, definendola la patria degli slavi. L’origine del nome di Kranj invece è diversa, e si ritiene che sia da ricercare nel nome di una tribù celtica, “Carni”, che è menzionata da diverse fonti della storia antica, da Plinio il Vecchio a Strabone. Per lungo tempo infatti questa fu terra di celti, non a caso in epoca romana l’insediamento della zona di Kranj prosperò grazie alla sua posizione strategica lungo la via commerciale tra Emona (com’era chiamata Lubiana in epoca romana) e il territorio celtico di Noricum, a nord. La prima cinta muraria costruita intorno a Kranj risale a quell’epoca.
Kranj fu un centro importante anche durante il Medioevo, quando le case di artigiani e mercanti si susseguivano lungo la via principale e le mura (costruite lungo l’impianto di epoca romana) furono ulteriormente fortificate e dotate di massicce torri di guardia per difendere la città dalle incursioni ottomane del XV secolo. In quest’epoca fu realizzato l’eccezionale esempio di architettura tardo-gotica che si può ammirare nel centro storico di Kranj, la Chiesa dei Santi Cantius, Cantianus, Cantianilla e Protus, che ispirò lo stile di molte altre chiese nella Carniola, e fu costruito il Castello Khislstein.
Le case che si vedono tuttora lungo la via Tomšič, invece, conservano ancora l’aspetto di quando furono costruite, nel XVII secolo, quando la situazione era più tranquilla e la cinta muraria aveva cessato di essere imprescindibile. Anche il Rinascimento ha lasciato delle (splendide) tracce a Kranj, ma la città, dove vissero geni della poesia e letteratura slovena del calibro di France Prešeren, Simon Jenko, Janez Mencinger e Ivan Tavčar, è particolarmente fiera delle opere realizzate dal più famoso architetto sloveno, Jože Plečnik, a cominciare dalla fontana e dalla scalinata che si possono vedere nella piazzetta laterale della chiesa Cerkev Rožnovenske Matere Božje, senza dimenticare la facciata del Teatro Prešeren.
Da non perdere, dopo la visita al Museo della Gorenjska, i tunnel sotterranei lunghi quasi un chilometro e mezzo che furono costruiti per difendere la popolazione dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale, e che sono ancora visitabili per la meraviglia di innumerevoli scolaresche, ma anche di viaggiatori di tutte le età, che trovano qui un’occasione per ricordare ciò che hanno ascoltato raccontare dai loro nonni o hanno letto sui libri di scuola…
Apprezzare appieno il fascino di Kranj non è possibile se non si va alla scoperta anche della sua lunga storia, dal Neolitico fino a oggi, passando per terribili incendi e periodi di grande prosperità, pestilenze, guerre e fasi di intensa vivacità culturale. Per un viaggio indimenticabile questo autunno, Kranj è una destinazione semplicemente perfetta.
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