Dopo gli eccessi delle feste, con le corse forsennate alla ricerca di regali per tutti, lo stress di preparare i pranzi e le cene, e le grandi “abbuffate” di cibo (e di parenti), un certo tipo di viaggiatore e viaggiatrice comincia a sentire il richiamo di luoghi dove a primeggiare siano la natura e il suo silenzio, in realtà carico di vita, capace di tranquillizzare anche il cuore più attanagliato dall’ansia. Luoghi dove scrollarsi di dosso lo stress delle giornate di festa trattenendo solo i bei momenti, respirare a pieni polmoni l’aria pulita e riempirsi gli occhi della bellezza tracimante della natura incontaminata.
Ebbene, c’è un luogo meraviglioso a pochi chilometri da Lubiana che mi sento di consigliare a tutti loro: il suo nome in sloveno è Planinsko polje, traducibile in italiano come piana di Planina. Credetemi, bastano pochi minuti di macchina o autobus per raggiungerlo dalla capitale slovena ma questo luogo sembra davvero un angolino di mondo incantato, con una natura meravigliosa e sorprendente, e le vestigia di tempi lontani a creare un’atmosfera da fantasy… in effetti Planinsko polje è una destinazione perfetta anche per poeti e romanzieri in cerca di ispirazione.
Perché il mistero è nel dna stesso di questo luogo, una delle piane carsiche più celebri e amate della Slovenia, che la custodisce e tutela sapientemente come il tesoro che in effetti è. Qui l’acqua è la protagonista assoluta che dà forma al paesaggio, sia quello immediatamente visibile che quello celato sottoterra. Ma, proprio per la sua natura carsica, la piana cela il gran parte quell’acqua che la domina, regalando paesaggi di grande bellezza perfetti per fare lunghe passeggiate immersi nella natura.
Fra i vari corsi d’acqua carsici della piana il più importante è senz’altro l’Unica. Il suo è un caso esemplare di quel carsismo che tanto affascinò uno dei suoi primi e massimi studiosi, Janez Vajkard Valvasor, esponente della nobiltà del Seicento e originario proprio di Lubiana. Per un tratto l’Unica scorre in superficie, grazie alla conformazione particolare di una parte del terreno che la rende impermeabile; ma ad un certo punto esso scompare nella terra, ed è nelle sue profondità che continua a scorrere potente, facendosi strada da millenni fra le rocce.
E quando riemerge, nelle vicinanze di un’altra gemma della Slovenia centrale (la cittadina di Vrhnika), l’Unica cambia nome e si trasforma nel Ljubljanica, il fiume che attraversa la città di Lubiana e che rappresenta uno dei protagonisti del suo centro storico. In pratica, è proprio nella Planinsko polje che nasce uno dei fiumi più importanti della Slovenia, dando forma a un paesaggio incantato, ricco di vita e custode di preziosa biodiversità. Una biodiversità che, secondo un calendario molto preciso e regolamentato, attrae molti appassionati di pesca con la mosca, che nei fiumi della Planinsko polje trovano specie popolari come la trota e il temolo.
Ma a rendere l’atmosfera di luogo così affascinante, quasi sospesa nel tempo, non è solo la sua natura incontaminata. Danno un gran contributo anche le rovine di ben due castelli, di grande importanza in epoca medievale. Uno è il maniero di Haasberg (un tempo tra i più grandi e maestosi dell’attuale Slovenia) e l’altro è il Mali grad, il cosiddetto Castel piccolo, con la sua celebre torre di Ravbar. Nelle giornate d’autunno e invernali, quando la bruma sale dai grandi prati della piana inghiottendo poco a poco gli alberi e le colline, le rovine di questi due castelli sembrano davvero le porte di accesso a un mondo perduto da tanto…
E in effetti un po’ è vero, anche se non si tratta di mondi perduti, bensì semplicemente di mondi nascosti alla vista. Se siete speleologi o semplicemente amate visitare le grotte, vi consiglio di mettervi in contatto con le guide specializzate del circolo speleologico della Planinsko polje, che vi potranno accompagnare alla scoperta del cosiddetto Cavernone di Planina (Planinska jama in sloveno), anch’esso un esempio emblematico di fenomeno carsico. L’accesso alla grande grotta, chiuso per tutti tranne per chi viene accompagnato dalle guide, si trova proprio accanto alla torre di Ravbar… Pensate, l’entrata a un mondo sotterraneo e misterioso a pochi passi dalle rovine di un antico castello!
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