Zgodbe iz Slovenije

Alla scoperta di Borovnica, nella Slovenia centrale, una silenziosa testimone della storia

31.05.2025
Fonte: https://www.visitljubljana.com/en

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

La regione nota come Slovenia centrale è un autentico scrigno dei tesori. Circonda Lubiana, abbracciandola con i suoi paesaggi dolci e le sue campagne bucoliche, e custodisce vere e proprie gemme, perfette per un’escursione in giornata quando si è in visita nella capitale slovena o anche per un soggiorno di qualche giorno quando si ha voglia di un’immersione nella quiete e tra paesaggi bucolici.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Jošt Gantar

Una di queste gemme è Borovnica, a circa mezz’ora da Lubiana. Si tratta di un paesino di circa 2600 abitanti circondato da dolci monti boscosi, al margine sud occidentale della palude di Lubiana (nota come Barje in sloveno), nella stretta valle del torrente Borovniščica. Il suo nome significa mirtillo, e in effetti Borovnica è celebre per i suoi ottimi mirtilli, ma si dice che questo non abbia affatto influito nella scelta su come chiamare il paesino.

Circondato da numerosi itinerari escursionistici, alcuni perfetti per la mountain bike, Borovnica è anche molto frequentato dagli appassionati di deltaplano e parapendio perché la conformazione della valle e delle colline e dei monti che la circondano, lo rendono perfetto per questi sport. Tuttavia, il motivo principale per cui si visita questo piccolo centro abitato, con le sue case bianche dai tetti rossi spioventi, è l’imponente viadotto ferroviario che vi sorgeva (rappresentato nello stemma municipale).

Fonte: Wikipedia, immagine di pubblico dominio

Costruito fra il 1850 e il 1856 era uno dei più grandi viadotti ferroviari d’Europa all’epoca. Era lungo 511 metri e alto 38, e a suo tempo faceva parte della linea ferroviaria che collegava Vienna a Trieste passando per Lubiana. Progettato dall’ingegnere italiano di origini albanesi e cittadinanza austriaca Carlo Ghega, il viadotto aveva una struttura a due piani, il primo costituito da 22 archi e il secondo da 25. Lo reggevano 24 colonne in pietra e, per costruirlo, ci vollero un milione di metri cubi di pietra frantumata, cinque milioni di mattoni e un milione di metri cubi di blocchi di pietra.

Si trattava insomma di un’infrastruttura imponente, che per quasi un secolo rappresentò il segno distintivo di Borovnica. Eppure oggi non rimane che una delle 24 colonne che lo sorreggevano; la si può vedere nel centro storico del paesino, dove è stata preservata come monumento. Durante la Seconda guerra mondiale, infatti, il viadotto fu oggetto di numerosi attacchi. All’inizio del conflitto l’esercito jugoslavo lo fece in parte saltare durante la propria ritirata, e quello italiano sostituì la parte mancante con una struttura in ferro. Tuttavia fu preso spesso di mira durante gli attacchi aerei e, nel 1944, durante un’imponente incursione aerea degli alleati, fu quasi distrutto.

Fonte: Wikipedia, foto di Ajznponar (CC BY-SA 3.0)

Da allora non fu più riparato: la ferrovia fu deviata verso il margine della valle del Borovniščica, dove passa tuttora, e ciò che restava del viadotto venne gradualmente smantellato, cancellando la grande infrastruttura di Borovnica. Se la Slovenia centrale è uno scrigno dei tesori è anche perché custodisce numerose tracce della lunga storia slovena. Borovnica ne è un esempio interessante e vale davvero la pena di andare a visitarlo. Sia per fare una passeggiata nei dintorni, tra paesaggi davvero belli e verdeggianti, che per andare a vedere l’unica colonna superstite rimasta del grande viadotto. In fondo è un monumento alla memoria e una testimone silenziosa di anni durissimi che hanno segnato nel profondo la storia, dell’Europa e del mondo.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè di contenuti terzi.

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