di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Custodita fra i pendii boscosi delle Alpi Giulie si trova Idrija, una cittadina che sembra uscita da un romanzo storico. Ma non è solo la bellezza dei suoi paesaggi a incantare: Idrija è un luogo dove la storia europea ha lasciato tracce profonde, scolpite nella roccia e nella memoria collettiva. Per oltre 500 anni qui si è estratto il mercurio, un metallo tanto prezioso quanto pericoloso, come sappiamo bene oggi, che ha modellato il destino di generazioni. E tra le tante storie che emergono da questo passato minerario, quella di Melhiorca risuona con una forza particolare.
Melhiorca non è solo un nome, ma un simbolo. Nata probabilmente alla fine del XVII secolo, osò sfidare le convenzioni e i centri di potere del suo tempo attirandosi il rancore di qualcuno che iniziò a diffondere maldicenze su di lei. Fu accusata di stregoneria e contrabbando di mercurio dagli amministratori della miniera, arrestata e sottoposta a torture e violenze che per poco non la uccisero. Dopodiché fu gettata nella prigione alla base della torre del Castello di Idrija, dove oggi si può scoprire la storia di Melhiorca grazie alla sezione a lei dedicata dalla mostra permanente dal Museo civico di Idrija.
La sua è una storia che, anche attraverso i secoli, ci raggiunge con un messaggio potente sui lunghi secoli durante i quali chiunque (ma soprattutto le donne povere e di età avanzata) poteva essere accusato di crimini gravissimi senza alcuna prova e, di conseguenza, perdere tutto, subire torture, persino essere ucciso. Non sorprende insomma che Idrija stia riscoprendo la storia di Melhiorca e che abbia deciso di dedicarle uno spettacolo teatrale, un’interessante sezione del Museo civico, e un libro illustrato adatto sia agli adulti che ai ragazzi. In fondo è anche la prima commerciante dei celebri merletti di Idrija di cui si conosca il nome!
E sullo sfondo della storia di Melhiorca c’è naturalmente la miniera di mercurio di Idrija, per secoli motore economico e sociale della città, oggi sito Unesco. Le gallerie che si possono visitare, a cominciare dall’Antonijev rov, l’ingresso più antico della miniera, raccontano storie di fatica, ingegno e sopravvivenza. Una di queste fu proprio quella di Melhiorca, donna indomita la cui vita fu segnata da condizioni durissime e dalle dinamiche sociali imposte da un contesto socioeconomico profondamente iniquo e patriarcale.
Idrija ha una gran capacità di trasformare il passato in memoria viva e accessibile a tutti attraverso musei, percorsi guidati e iniziative culturali. E in effetti visitarla significa vivere un’esperienza autentica. Si può esplorare la miniera accompagnati da guide esperte, visitare il Museo civico o l’antica casa di un minatore. Ma è anche possibile seguire le tracce di Melhiorca, attraverso itinerari che raccontano la sua storia e quella di tante altre donne dimenticate. Idrija invita a riflettere, a guardare oltre la superficie scintillante del mercurio, per scoprire le ombre e le luci di un’epoca che ha molto da insegnare sugli effetti devastanti che può avere la disuguaglianza socioeconomica e di genere.
Idrija offre un modello di turismo culturale e sostenibile. È una città che non si limita a conservare, ma che interpreta il proprio passato per costruire un futuro più consapevole. E Melhiorca, con la sua voce che ha attraversato i secoli, ci ricorda che ogni luogo ha le sue eroine silenziose, pronte a raccontarci storie che parlano anche di noi.
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