di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Oltre a essere una delle destinazioni turistiche preferite dagli italiani, la Slovenia è un importante partner commerciale dell’Italia. Lo dimostrano i dati sull’interscambio tra i due paesi, che nel 2019 per esempio hanno sfiorato i 9 miliardi di euro. Senz’altro contribuisce il fatto che le due nazioni confinino, e che il Friuli-Venezia Giulia sia uno dei più importanti hub logistici non soltanto d’Italia ma d’Europa. E ancora, in Italia c’è una dinamica e operosa minoranza slovena che da sempre lavora per rafforzare i legami anche commerciali tra i due paesi. Nell’area di quella che un tempo era la Jugoslavia nessuno stato vanta un interscambio più significativo!
Come è stato rilevato dall’ISTAT, e citato da un sito governativo italiano, «nel 2020 l’Italia alimenta con la Slovenia un interscambio (pari a 6,7 miliardi) maggiore di quello con alcuni Paesi del G-20, come per esempio Brasile (6,6 miliardi), Arabia Saudita (6,2 miliardi), Canada (6 miliardi di euro), Messico (4,1 miliardi), Australia (4 miliardi), Indonesia (2,9), Sudafrica (2,8 miliardi) e Argentina (1,6). Analizzando i dati dell’export italiano, la Slovenia si è posizionata — con 3,6 miliardi — più o meno allo stesso livello dei Paesi del G20 come l’Australia (3,7 miliardi) e il Brasile (3,6 miliardi) e prima dell’Arabia Saudita (3,2 miliardi), Messico (3,1 miliardi) nonché India (3 miliardi)».
Senz’altro un imprenditore italiano che compra merci slovene o decide di investire in Slovenia sa di poter contare sulla qualità e sull’affidabilità del sistema produttivo sloveno. Che non è soltanto l’ottimo agroalimentare (ad esempio i celebri vini) ma soprattutto un manifatturiero di particolare dinamismo, che consente di esportare in Italia e nel resto del mondo farmaci, macchinari, prodotti della siderurgia e della metallurgia, articoli in legno, componenti per auto e automobili (grazie all’avanzatissimo stabilimento Revoz del Gruppo Renault a Novo Mesto, tra i più importanti della Mitteleuropa).
L’Italia da parte sua è un importantissimo fornitore della Slovenia: solo la Germania esporta di più nel paese. I prodotti italiani sono molto apprezzati dagli sloveni, per la loro qualità, la loro innovatività e, last but not least, il loro design. Come gli italiani, anche gli sloveni hanno un debole per tutto ciò che è bello, tant’è vero che il paese mitteleuropeo è famoso per la sua tradizione di architetti, creativi, artisti e designer. Inoltre l’Italia è tra i maggiori investitori in Slovenia, e le aziende italiane sono importanti protagoniste della vita economica del paese: chiunque abbia visitato Lubiana, Maribor o qualche altra città slovena si sarà senza dubbio imbattuto nelle insegne di UniCredit, Intensa Sanpaolo o Generali.
Dato che la Slovenia e l’Italia hanno molti interessi e valori in comune (ad esempio la passione per il design e per il ben fatto) sarebbe utile promuovere una migliore conoscenza reciproca anche in ambito industriale e tecnologico. È quello che faremo d’ora in poi su questo blog, che da anni ormai cerca di essere un ponte digitale tra i due paesi e di far conoscere agli italiani le grandi bellezze naturali e culturali della Slovenia.
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè di contenuti terzi.
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