di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Grazie ai suoi vasti boschi, ai suoi parchi nazionali, e alle sue bellezze naturali, la Slovenia è giustamente nota come il cuore verde d’Europa. Non a caso è la meta ideale per chi ama fare lunghe passeggiate ed escursioni in bicicletta, stare all’aria aperta, riempirsi gli occhi con lo spettacolo della natura incontaminata. Ma la Slovenia è anche un paese con una storia lunga e affascinante alle spalle.
Una storia fatta di grandi poeti, come France Prešeren, di protagonisti dei cambiamenti epocali vissuti in Europa come Primož Trubar, di eccelsi studiosi come Valvasor, di donne straordinarie come Alma Karlin e Franja Bojc Bidovec, e anche di grandi famiglie di scienziati e musicisti come gli Ipavec di Šentjur.
Anche le loro storie sono affascinanti, e d’altra parte uno dei modi migliori per conoscere la storia di un paese è seguire la parabola delle persone e delle famiglie che hanno contribuito a scriverla, quella storia, che ne sono state parte attiva. E in Slovenia le occasioni di addentrarsi nel passato attraverso delle vere e proprie saghe famigliari non mancano.
Una di queste opportunità la offre Šoštanj, un comune non lontano da Velenje, dove sorge il Museo dell’industria della pelle in Slovenia. Un museo dall’esposizione ricca e di grande interesse, associato a quello ospitato nel Castello di Velenje, ad appena un’oretta di macchina da Lubiana. Proprio come il museo del castello e gli altri a esso legati e distribuiti per la valle di Šalek (come le case-museo Kavčnik e Gril), anche quello di Šoštanj permette di fare un vero e proprio viaggio nel tempo.
Šoštanj è stato per oltre due secoli un importantissimo centro di lavorazione della pelle, grazie alla famiglia Vošnjak, che nel 1788 avviò l’attività che ben presto divenne una fabbrica che rimase attiva sino al 1999, quando venne chiusa. La sua importanza per la cittadina e per tutta la valle fu tale che le sue strutture sono state adibite a museo, proprio per preservare questo capitolo della storia slovena.
La prima parte del museo illustra proprio l’evoluzione dell’attività imprenditoriale e poi industriale della famiglia Vošnjak, sin dagli inizi nel tardo XVIII secolo; la seconda, invece, illustra la vita quotidiana della fabbrica attraverso la ricostruzione di vari ambienti, dall’alloggio di un operaio all’ufficio del direttore passando per il laboratorio di produzione di calzature, e per ari momenti nella storia imprenditoriale della famiglia Vošnjak.
Il museo è costituito anche da un’esposizione all’aperto, dove sono esibiti molti degli originari macchinari per la lavorazione della pelle, dagli stadi iniziali al materiale pronto per essere lavorato. Dopo la sua fondazione la conceria dei Vošnjak si fece ben presto un nome e divenne una delle maggiori e più note in tutta Europa, mettendo anche Šoštanj sulle mappe. D’altra parte la lavorazione della pelle ha radici molto profonde in Slovenia, e nel XX secolo arrivò a rappresentare un settore davvero importante dell’economia.
Ecco perché il Museo dell’industria della pelle in Slovenia merita davvero una visita. Attraverso la sua esposizione esaustiva, interessante e ben spiegata, racconta nei dettagli quella che per secoli fu una vera e propria arte, un settore artigianale importantissimo e vivace, che tra l’altro risale agli albori dell’umanità. E, allo stesso tempo, illustra la parabola di una famiglia importante per la storia slovena, testimone di alcune delle fasi più importanti del paese mitteleuropeo. Una visita davvero da non perdere.
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.
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