di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Lubiana non è senz’altro gremita di turisti come Parigi, Lisbona o Berlino. Tuttavia, è una delle capitali più sorprendenti che il nostro continente possa offrire ai viaggiatori. Certo, per apprezzarla veramente bisogna accantonare l’idea di tour de force turistici e visite frenetiche, ed essere pronti ad abbracciare la “verde vita” slovena, fatta di amore per la natura, passione per la buona cucina e i buoni vini, e voglia di assaporare ogni cosa nel modo giusto e senza fretta, gustandola come un buon bicchiere di Rdečegrajc.
Lubiana è il Parco Tivoli, con le sue lunghe passeggiate. La Galleria Nazionale, con i suoi capolavori. Il castello, con la sua affascinante storia. E i suoi dintorni, ancora sconosciuti ai più, ma che permettono di toccare da vicino la Slovenia più genuina e autentica, scoprendone le tradizioni e le radici.
In appena una ventina di minuti di macchina, ad esempio, si raggiunge Lukovica, cittadina ricca di storia e immersa in una bucolica campagna, costellata di borghi deliziosi, custodi di piccoli ma splendidi tesori che vale davvero la pena di scoprire. Passeggiate nel verde, musei, castelli e ristoranti in cui assaggiare la vera cucina tradizionale della Slovenia: Lukovica e dintorni hanno tantissimo da offrire ai viaggiatori. Si tratta di una meta ideale quando si è in visita a Lubiana, anche per un viaggio in famiglia: i bambini avranno l’opportunità di giocare nel verde e vivere splendidi momenti a contatto con la natura.
Lukovica custodisce e valorizza una storia molto interessante. Nel XIX secolo, infatti, la valle del Črni graben fece parte delle Province illiriche, il governatorato francese napoleonico che fra il 1809 e il 1814 strappò all’Impero austroungarico la Carinzia, la Carniola, parte della Croazia, Gorizia e Trieste. Durante quegli anni i monti e le distese del Črni graben furono teatro degli assalti ai francesi da parte dei briganti, i rokovnjači.
Il tempo delle Province Illiriche è ancora molto vivo nella memoria e nella cultura di questa parte di Slovenia, anche perché proprio qui è ambientato il romanzo “Rokovnjači”, opera degli scrittori sloveni Josip Jurčič e Janko Kersnik. Non a caso, questo periodo storico è spesso al centro di eventi culturali e ricostruzioni storiche che lasciano incantati i più piccoli, e molto apprezzate anche dai visitatori stranieri.
Lukovica offre moltissime opportunità per trascorrere una giornata nel verde, e ce n’è per tutti i gusti. Sia per chi preferisce camminare e contemplare i paesaggi che per chi cerca anche un pizzico di adrenalina. Il lago di Gradišče, ad esempio, è circondato da prati e colline boscose, ed è un vero e proprio tesoro di biodiversità. Intorno all’acqua si snoda un sentiero di oltre 4 chilometri perfetto per una tranquilla passeggiata in famiglia.
Affrontando un certo dislivello, invece, si può raggiungere la suggestiva torre panoramica di Reber, a oltre 870 metri di altezza, dalla quale si vede un mare verde di boschi, valli e distese. Tra l’altro la torre è uno dei 13 punti panoramici allestiti lungo il Rokovnjaška planinska pot, il Sentiero alpino dei briganti, un itinerario di quasi 60 chilometri che permette di vedere dei paesaggi davvero mozzafiato. Per ottenere un pizzico di adrenalina, invece, si può praticare downhill fra i magnifici boschi del monte Rakitovec, lungo un percorso di quasi 2 km.
Nel borgo di Brdo pri Lukovici, sulle alture sopra Lukovica, si può visitare il castello di Brdo, dove visse e il succitato Janko Kersnik, e passeggiare nel suo elegante parco, fra magnifici viali alberati e laghetti. Da non perdere anche il Centro di apicoltura della Slovenia, dove oltre a scoprire la storia di questa tradizione si possono degustare molte varietà di miele e altri prodotti.
Le tradizioni campagnole sono preservate anche nel paesino di Videm pri Lukovici, dove si può vedere il mahkotov toplar, un antico fienile della prima metà del XIX secolo tuttora utilizzato per far essiccare il fieno e custodire gli attrezzi agricoli. È un fienile davvero particolare perché costruito nella maniera contadina tipica di questa parte di Slovenia. Molto interessante anche la collezione etnologica della Casa di Pavle, nella località di Krašnja. Da parte sua, il paesino di Trojane è famoso per i suoi ottimi “bomboloni”, come chiamano qui i krapfen, e per la vecchia strada sulla quale è ancora visibile l’antica pietra che un tempo segnava il confine fra la Carniola e la Stiria.
E naturalmente poi c’è la stessa Lukovica, con il suo delizioso centro storico costellato di piccoli, grandi tesori come la splendida chiesa gotica di San Luca, sul colle di Spodnje Prapreče, o quella di Sant’Agnese a Golčaj, con il magnifico soffitto rinascimentale a cassettoni. Ancora, c’è la pittoresca Piazza vecchia (Stari trg), circondata da eleganti palazzi ottocenteschi, e dove sorge uno dei migliori ristoranti della zona, il Pri Bevcu, su piazza da oltre 200 anni e perfetto per assaggiare la cucina tipica.
Insomma, con pochissime ore di viaggio dall’Italia si può scoprire un’Europa diversa, che ha saputo preservare le sue tradizioni, i colori e i sapori di una volta, e quell’autenticità che riesce davvero a rendere una vacanza indimenticabile, e a rigenerarci in modo profondo e duraturo.
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.
Naložbo sofinancirata Republika Slovenija in Evropska unija iz Evropskega sklada za regionalni razvoj v okviru Vavčerja za digitalni marketing za projekt spletna stran, spletna trgovina, rezervacijska platforma ter mobilna aplikacija.