di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Tendiamo a pensare che siano le grandi metropoli d’Oriente o d’Occidente quelle in grado di stupirci di più. Grandi agglomerati urbani come Londra, Tokyo, Città del Messico, sono veri e propri universi umani, labirinti dove si può trascorrere tutta la vita visitando musei, parchi cittadini, grandi magazzini, e avere sempre qualcosa di nuovo da scoprire.
Ma è così anche in alcune piccole cittadine del vecchio continente. Come Idrija, che molti in Italia non conoscono, ma che è una splendida gemma di quel piccolo, grande paese che è la Slovenia. E se a Parigi è d’obbligo visitare il Louvre e salire sulla Tour Eiffel, ecco 6 cose da non farsi mancare a Idrija.
Ospitato all’interno dello splendido castello Gewerkenegg, il Museo civico racconta in modo affascinante l’interessantissima storia di Idrija, ricca di avvenimenti davvero degni di nota. Qui, ad esempio, si scopre tutto su quella che fu la seconda miniera di mercurio più grande del mondo, superata solo da quella di Almadén, nell’arida Castiglia-La Mancia spagnola, e che oggi è compresa nel Patrimonio mondiale UNESCO. Molto bella anche la parte della mostra dedicata ai famosissimi merletti di Idrija, una tradizione legata a doppio filo (è proprio il caso di dirlo) con la miniera.
2. Scoprire l’antica miniera
Sotto a questa placida cittadina di montagna si snodano ancora più di 700 chilometri di gallerie che raggiungono una profondità massima di 380 metri. E sebbene la miniera oggi sia dismessa, è ancora possibile visitarne una parte grazie alla Galleria d’Antonio (Antonijev rov), raggiungibile attraverso l’ingresso costruito appena dieci anni dopo la scoperta del giacimento di mercurio, nel XVI secolo. Una volta raggiunta la galleria, a 96 metri sotto terra, comincia il percorso espositivo di 1.200 metri, alla scoperta della dura vita dei minatori.
3. Viziarsi con un ottimo pasto
Non si può lasciare Idrija senza aver mangiato all’albergo-ristorante Barbara, proprio a pochi metri da quel Pozzo di Antonio che conduce alla Galleria. Il Gostišče Barbara è una vera e propria istituzione qui, e grazie alla sua ottima ubicazione è il luogo ideale per rifocillarsi con le pietanze tipiche locali prima di continuare la visita. Qui si possono mangiare alcuni dei piatti più iconici e amati della tradizione slovena, a cominciare dagli žlikrofi, i celebri ravioli a forma di cappello napoleonico, accompagnati dal delizioso bakalca, lo stufato di montone e verdure. Tra l’altro, il Gostišče Barbara è anche un’ottima opzione per pernottare e concedersi qualche giorno in un’autentica oasi alpina.
4. Vedere il Lago Selvaggio
Appena fuori dal centro storico di Idrija, dopo una piacevole passeggiata nel bosco, si raggiunge un suggestivo specchio d’acqua racchiuso tra una fitta coltre di alberi e le pareti di roccia che delimitano l’altipiano di Črni Vrh. Si tratta del Divje jezero, il Lago Selvaggio, protetto dallo status di monumento nazionale sin dal 1972 e che, oltre a essere un magnifico spettacolo grazie al colore smeraldino delle sue acque, è anche un interessante fenomeno geologico. Il Divje jezero, infatti, è un lago carsico, e il suo livello di riempimento dipende dalla quantità d’acqua nel sottosuolo, e può variare a seconda del periodo dell’anno. La profondità del tunnel sotterraneo che lo alimenta è tuttora un mistero: a oggi, i sommozzatori ne hanno esplorato i primi 160 metri.
5. Raggiungere l’Ospedale partigiano Franja
Ben nascosto nella gola di Pasice sorge un vero e proprio simbolo della generosità umana e della resistenza al nazifascismo. Durante la Seconda guerra mondiale, tutta la zona di Idrija e dintorni fu teatro di feroci combattimenti tra partigiani e truppe nazifasciste, e quest’ospedale fu costruito fra il 1943 e il 1945. Visitabile in primavera ed estate, deve il suo nome al medico partigiano che lo diresse, Franja Bojc Bidovec. È un luogo commovente da visitare per il messaggio di coraggio, compassione e generosità che esprime tuttora. Durante la guerra, qui furono presi in cura quasi mille pazienti, di molte nazionalità diverse, e oggi l’Ospedale partigiano è riconosciuto dalla Slovenia come monumento culturale di rilevanza nazionale.
6. Scorrazzare attraverso il Geoparco
Semplicemente imperdibile per gli amanti della natura e dell’escursionismo è il Geoparco Unesco di Idrija. 300 chilometri quadrati di natura e patrimonio culturale attraversati da decine di sentieri ideali per l’hiking e la mountain bike. Il Geoparco sorge in un’area molto particolare, proprio nel punto di incontro tra le Alpi Giulie e quelle Dinariche, che dalla Slovenia attraversano buona parte della penisola balcanica. E chi preferisce la contemplazione al movimento troverà luoghi perfetti per dedicarsi alla pesca, ad esempio di trota marmorata. Ancora, dalla torre panoramica in cima al monte Javornik, il più alto del Geoparco (1241 metri), la vista è impareggiabile.
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