Zgodbe iz Slovenije

Escursioni da non perdere nei dintorni di Maribor: la Chiesa di Sv. Trojica

27.02.2021
Fonte: https://www.visitmaribor.si/it/

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Immersa com’è tra dolci colline verdeggianti, ricoperte di vigneti e boschetti, Maribor è una di quelle città dove chi arriva capisce subito che, nei dintorni, ci sono tante bellezze da scoprire quante tra le vie del suo centro storico. E in effetti è proprio così. A cominciare da quelle distese di vigneti attraversate da lunghi sentieri che scorrono proprio sui crinali delle colline, apposta per regalare panorami splendidi a ogni ora del giorno e in ogni stagione.

Resa fertile dalle acque del maestoso fiume Drava e dallo scioglimento primaverile delle nevi del Pohorje, quella oggi nota col nome di Podravska (alias Oltredrava in italiano) è una regione abitata da millenni. È una storia affascinante, la sua, che si può scoprire al Museo regionale di Maribor, il Pokrajinski muzej ospitato dal Castello, in pieno centro città. Dove si possono ammirare ceramiche e vasellame dell’Età del Ferro, armi celtiche, e poi artefatti di ferro e bronzo, stoviglie di vetro e monumenti di epoca romana, e infine strumenti e gioielli prodotti dalle popolazioni slave nel primo Medioevo.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Miran Kambic

In generale tutta la Slovenia ha una storia lunga e affascinante alle spalle, e uno dei suoi capitoli più importanti è stato senz’altro scritto fra il XVI e il XVII secolo. Qui, infatti, il movimento della Riforma protestante è strettamente legato a quello, fondamentale per la costruzione dell’identità nazionale, per l’affermazione della lingua slovena. Non per nulla Primož Trubar non è noto solo per essere stato un importante esponente della Riforma, ma soprattutto per aver scritto il primo libro stampato in lingua slovena.

All’epoca l’attuale Slovenia era sotto il dominio degli Asburgo, i quali furono gli artefici in questi territori della Controriforma promossa dalla Chiesa cattolica. Solo la regione del Prekmurje, nell’estrema Slovenia orientale, fu risparmiata: quella parte dell’attuale Slovenia era governata dalla nobiltà ungherese, che spesso era calvinista, e pertanto non aveva nulla contro l’affermarsi del protestantesimo. Tuttora quella è la regione della Slovenia dove vive la maggior parte della comunità protestante del paese.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Andrej Tarfila

Aspetto importante della Controriforma, naturalmente, fu la costruzione di nuove chiese, la ristrutturazione di altre, e in generale una rivitalizzazione della presenza cattolica. Naturalmente c’era chi beneficiava dalla costruzione di nuovi luoghi di culto: per i vari signorotti locali, ad esempio, era un’occasione di attirare nelle loro terre i pellegrini, e soprattutto le loro offerte. E sembra che sia stata proprio questa l’intenzione che portò alla costruzione di una delle chiese più famose dei dintorni di Maribor: la Chiesa della Santa Trinità, che svetta in cima a un colle boscoso affacciato sull’omonimo laghetto Sv. Trojica. Il fatto che il lago si chiami come la chiesa non deve stupire: è uno specchio d’acqua artificiale, nato vari secoli dopo la chiesa.

Si racconta che all’inizio del XVII secolo ci sia stata una piccola lotta di potere tra chi voleva costruire una chiesa ai piedi della collina di Porčki vrh (Purkstalberg), e chi invece la voleva sulla cima della collina. Non erano dettagli da poco perché sarebbe stato il proprietario delle terre dove si sarebbe eretto il luogo di culto a ottenere la gran parte delle offerte dei futuri pellegrini. Alla fine, complici dei buoi che proprio non volevano saperne di trasportare i materiali da costruzione nella valle, sotto alla collina, e l’apparizione costante di tre luci in cima alla collina, confermata da sempre più abitanti, l’ebbe vinta il Conte Stubenberg, e nel 1643 la Chiesa della Santa Trinità fu eretta in cima alla collina.

Fonte: https://www.visitmaribor.si/it

Presto accanto alla chiesa fu creato anche un monastero degli eremitani di Sant’Agostino, e l’arrivo di pellegrini si fece così consistente da convincere il conte Draskovic di Varazdin a contribuire per costruire una chiesa più grande, in stile barocco, con tre campanili a ricordare le tre luci che avevano segnato il punto giusto per costruirla anni prima. È questa la struttura che si erge tuttora sulla cima della collina, circondata da un fitto bosco. Quando, nel 1786, l’imperatore Giuseppe II d’Asburgo-Lorena decretò la fine dei monasteri, i frati lasciarono Sv. Trojica. I pellegrini, però, non smisero di recarvisi, e dopo un certo tempo vi si stabilirono a francescani, tuttora presenti.

Sv. Trojica è una meta perfetta per una bella gita fuori porta quando si è a Maribor. È d’obbligo una visita alla chiesa e al monastero, soprattutto però non bisogna perdere l’occasione di fare una splendida passeggiata: quella intorno al lago, circondato da un sentiero di circa 3 chilometri amatissimo dai corridori. Visitare il lago di Sv. Trojica è un’occasione perfetta per conoscere la bellezza tipica dei dintorni di Maribor, quasi bucolica, e al tempo stesso immergersi in un luogo emblematico di uno dei periodi più importanti della storia slovena.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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