di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Chi di noi non ha sognato di ammirare lo spettacolo di uno specchio d’acqua cristallina circondato da una natura lussureggiante, alimentato da una serie di cascate scroscianti quasi per magia dal verde profondo di una vegetazione folta e rigogliosa? Di certo quando immaginiamo un luogo magico, capace di farci sognare e di farci sentire bene, ne immaginiamo uno molto simile alla cascata Skradinski Buk del Parco nazionale del Krka (noto in italiano come Cherca), in Croazia.
Un parco di ben 109 km² incastonato come un gioiello nel sud della Croazia, in quella stessa Dalmazia che sulla costa adriatica custodisce altre gemme, come la bella Šibenik (alias Sebenico), la splendida Zadar (Zara), la suggestiva Spalato (Split) e la magnifica, imperdibile Dubrovnik (Ragusa). Scorrendo per millenni dalla sua sorgente sulle Alpi Dinariche sino al mare, il fiume Krka ha scavato un canyon attraverso le chiare rocce calcaree di un’area carsica, creando una magnifica varietà di paesaggi e un habitat prezioso, dalla ricchissima biodiversità.
Questo parco naturale, infatti, è una sorta di oasi all’europea: lo scorrere del fiume, che a sua volta si divide in ruscelli, rigagnoli, laghi, cascate e piscine naturali d’acqua turchese, rende umida e rigogliosa una parte di Croazia che altrimenti sarebbe molto arida. Le magnifiche cascate formate da letti di travertino, la roccia chiara che nel corso dei secoli ha permesso di creare opere architettoniche del calibro del Colosseo e del colonnato di piazza San Pietro, sono una meraviglia di questo parco, ma non certo l’unica.
Tanto per cominciare, il Parco nazionale del Krka è un habitat preziosissimo per centinaia di specie animali e vegetali, tra cui alcune che purtroppo rischiano l’estinzione. Solo di uccelli qui sono state contate oltre 200 specie, tra cui il marangone minore, il tarabuso, l’aquila reale, il falco pellegrino e la porzana parva, e in effetti questa è una destinazione perfetta per gli appassionati di birdwatching. Sedersi fra gli alberi in riva al fiume o all’interno delle zone più boscose significa avere l’opportunità di ascoltare il prezioso concerto offerto da quest’abbondanza di specie di uccelli, e munendosi di binocolo e pazienza si riesce anche ad avvistarli.
Ma la natura incontaminata del Parco nazionale del Krka è costellata anche da autentici gioielli storico-culturali. Ne sono un esempio la chiesa e il monastero eretti nel XIV secolo da degli eremiti sulla suggestiva isola del lago Visovac, anch’esso formato dalle acque del Krka. Un’isola conosciuta da tempi antichissimi, tanto da avere anche un nome latino: Lapis alba, Pietra bianca. Il monastero accolse anche dei francescani bosniaci, che vissero lì durante tutto il periodo di dominazione turca, ossia fino alla fine del XVII secolo.
Da non perdere anche il Monastero Krka, un importante centro religioso ortodosso eretto in cima a una collina affacciata sul fiume. La prima fonte che lo cita, come dote di Jelena Šubić (gli stessi Šubić che governarono il Banato di Bosnia nel XIV secolo), risale al 1345. Eppure le sue origini sono molto più antiche, come dimostrano le catacombe costruite nel sistema di grotte sottostante al monastero e decorate con graffiti che secondo gli studiosi risalgono al I secolo d.C. Secondo i racconti locali raccontano il sito del monastero sarebbe stato visitato da San Tito, discepolo di San Paolo, e persino dallo stesso San Paolo.
Si tratta di un luogo di grande quiete e spiritualità, circondato da un paesaggio meraviglioso, selvaggio e dolce allo stesso tempo. Fra aprile e ottobre si può raggiungere grazie alle escursioni in barca che partono dalle vicinanze della magnifica Roški slap, una delle cascate più suggestive del Parco nazionale della Krka, oppure in bici o macchina partendo dal borgo di Kistanje (Chistagne). La stessa Kistanje merita una visita, anche perché nelle vicinanze sorge l’antica fortezza legionaria (e poi città romana in Illiria) di Burnum, essa stessa compresa nel Parco nazionale del Krka.
Il Parco nazionale del Krka può essere esplorato in vari modi. Oltre al giro sulle passerelle di legno che parte dall’imperdibile cascata Skradinski Buk e si snoda nei dintorni, passando attraverso zone più boscose alternate ad altre più aride e poi tornando al punto di partenza, e alle escursioni in barca organizzate nel periodo dell’alta stagione, ci sono chilometri e chilometri di sentieri perfetti per delle escursioni a piedi o delle lunghe pedalate in bicicletta.
Ben 22 sentieri escursionistici di diverse lunghezze e livelli di difficoltà attraversano il Parco. Ci sono anche cinque belvedere, dai quali si possono scattare delle foto memorabili: fra questi il Krnići Gornji, alla confluenza tra i fiumi Krka e Čikola, i protagonisti del Parco. Chi preferisce spostarsi pedalando ha a disposizione la bellezza di 470 chilometri di itinerari, perlopiù pensati in modo da ricondurre al punto di partenza.
Per la precisione si tratta di 14 percorsi pensati per la bici. Cinque sono da mountain bike, tre sono percorribili con una normalissima bicicletta da strada, e sei si snodano prevalentemente su strade sterrate ma sono perfetti per una piacevole pedalata in famiglia. In altre parole, il Parco nazionale della Krka è davvero un mondo a parte, tutto da scoprire. Un mondo per ammirare e rispettare una natura da sogno, e nel quale scoprire un patrimonio storico e culturale davvero prezioso. Una volta raggiunto, il difficile sta solo nel decidere quali bellezze andare a scoprire!
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