Zgodbe iz Slovenije

Le tappe più belle lungo il Sentiero della Pace

18.07.2021
Fonte: www.slovenia.info, foto di Jošt Gantar

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Sono passati poco più di cent’anni da quella che è stata definita la più importante guerra della storia: la Prima guerra mondiale. Dopo di essa tutto cambiò. L’ascesa degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica, la fine del dominio europeo sul mondo, l’affacciarsi sulla scena internazionale della prima potenza industriale asiatica (il Giappone), il collasso di ben tre imperi. Se l’Italia e la Slovenia sono quello che sono, è anche a causa della Prima guerra mondiale.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Jošt Gantar

Ecco perché, in estate, può essere una bellissima idea conoscere meglio questo comune capitolo della nostra storia, visitando luoghi che hanno segnato la via di milioni di italiani e sloveni. Il Sentiero della Pace è un percorso perfetto, perché unisce all’opportunità di approfondire le proprie conoscenze sul conflitto la possibilità di vedere luoghi bellissimi e rigenerarsi in una natura incontaminata che, appena un secolo fa, fu lo sfondo di una battaglia decisiva come quella di Caporetto.

Si può iniziare proprio da Caporetto, alias Kobarid, dove ha sede uno dei migliori musei incentrati sulla Grande Guerra che si possano visitare: il Kobariški muzej, uno dei soci fondatori del Sentiero della Pace. La sua mostra permanente conduce attraverso le varie fasi del fronte isontino e delle varie battaglie che sfociarono infine nella famosa Dodicesima battaglia dell’Isonzo.

Fonte: https://www.kobariski-muzej.si/it

Fotografie, lettere, rapporti, abiti, strumenti di lavoro, oggetti di uso quotidiano conducono i visitatori alla scoperta degli aspetti più umani, e al contempo concreti, di ogni aspetto della guerra: la vita giornaliera nelle retrovie, in trincea e in alta quota. Luoghi che furono testimoni silenziosi della storia, e dai quali molti non fecero mai ritorno. Quella del museo di Caporetto è un’esposizione estremamente significativa, dalla quale si esce con una nuova consapevolezza e una conoscenza dell’accaduto decisamente più profonda.

Da non perdere anche il Santuario di Javorca, che sorge su un monte affacciato sul fiume Tolminka. Questa chiesa, in pietra e legno, fu costruita nel 1916 da dei soldati dell’esercito austro-ungarico per commemorare i commilitoni caduti sul campo di battaglia, ed è un luogo di grande bellezza. La camminata per raggiungerlo consente di fare una splendida passeggiata, e dall’esterno del santuario si può ammirare una vista panoramica straordinaria. Il blu scelto per dipingere gli interni, a ricordo del cielo — e quindi del paradiso — è una vista profondamente toccante.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Jošt Gantar

Gli amanti dell’alpinismo e delle giornate in montagna non dovrebbero poi perdere l’opportunità di risalire il monte Rombon. Con i suoi 2208 metri fu la montagna più alta coinvolta nei combattimenti del fronte isontino, e una vetta ferocemente contesa dalle truppe austro-ungariche e quelle italiane. Dal delizioso borgo di Bovec, a valle, parte il sentiero escursionistico che, risalendo per circa 1800 metri, si snoda attraverso i luoghi in cui si combatterono le battaglie più importanti.

Vale decisamente la pena di visitare anche la cappella ortodossa lungo la Ruska cesta. Anche in questo caso si tratta di un luogo commemorativo, dalla bellezza semplice e profonda, eretto dai soldati russi per ricordare i loro compagni. Ruska cesta significa “Strada russa”, ed è la strada che unisce Kranjska gora e la splendida Valle del Trenta, valicando il suggestivo passo Vršič.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Jošt Gantar

Oltre a essere il più alto delle Alpi Giulie orientali, durante la guerra questo passo fu fondamentale per gli approvvigionamenti delle truppe austro-ungariche dispiegate sul fronte isontino, e fu proprio questo a giustificare la creazione di una strada che permettesse di valicare con un certo agio, per la prima volta nella storia, quello stesso passo che fino ad allora, nei mesi invernali, era semplicemente off-limits. Furono i prigionieri di guerra russi a dover realizzare quella strada, ed è proprio per ricordare alcuni di loro, uccisi da una valanga mentre lavoravano, che i loro compagni eressero la bella Cappella ortodossa.

Queste sono solo alcune delle tappe più belle e significative del Sentiero della Pace. Chiunque viva (perché è questo il verbo giusto) questa destinazione e la percorra con la sensibilità e la gratitudine che devono avere un figlio o una figlia di un’Europa finalmente unita e pacifica, non potrà dimenticare una vacanza così unica, arricchente, e senz’altro memorabile.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Boris Pretnar

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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