di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Lubiana non è solo una delle capitali più affascinanti della Mitteleuropa, ricca di tesori culturali, artistici e architettonici. È anche un importante centro spirituale, grazie a splendide chiese come l’iconica chiesa dei Francescani, appena oltre il celebre Triplo Ponte, e la cattedrale di San Nicola. Per un credente, soprattutto se appassionato anche di belle arti, visitare la capitale slovena è dunque un’occasione imperdibile per rigenerare il cuore e l’animo.
Il Cristianesimo ha giocato un ruolo importante nella storia della Slovenia. Oggi il cattolicesimo è uno dei pilastri dell’identità nazionale, ma in passato la Slovenia ha dato i natali anche a importanti riformatori come Primož Trubar e Sebastian Krelj. E d’altra parte, quando si è crocevia di molte nazioni e civiltà, vicini all’Italia ma anche sotto l’influenza delle novità provenienti dal Nord Europa, è normale che si diventi crogiolo di idee, valori, fedi.
La cattedrale dedicata a San Nicola, santo amatissimo anche in Italia (pensiamo solo allo splendido esempio di romanico pugliese che è la basilica di San Nicola di Bari) e nel mondo slavo, in particolare in Russia, è uno degli edifici che contribuiscono a definire lo skyline del centro storico di Lubiana. Con le sue due torri campanarie e il suo tetto spiovente arancione, infatti, la cattedrale spicca sul verde del colle del Castello, e costituisce una presenza tanto notevole quanto familiare.
Non lontana dal municipio della capitale, infatti, la cattedrale di San Nicola è spesso protagonista della vita non solo religiosa, ma anche culturale della città. E durante l’Avvento, in quel mese così speciale che è dicembre a Lubiana, capita assai frequentemente di incontrare un coro intento a eseguire le canzoni di Natale davanti alla chiesa o nelle vicinanze, contribuendo a rendere l’atmosfera persino più unica e magica.
Entrando dal magnifico portone rivestito in bronzo, decorato dallo scultore Tone Demšar con il racconto della storia slovena per celebrare i primi 1250 anni del cristianesimo tra gli sloveni, si accede a un interno imponente, decorato in stile barocco. Come molte altre chiese, anche la cattedrale di San Nicola sorge nello stesso punto in cui erano stati costruiti altri edifici religiosi molto prima. Il primo di cui si ha costanza, grazie a un documento del 1262, era una basilica romana a tre navate che fu pesantemente danneggiata da un incendio nel 1361.
La ristrutturazione venne fatta in stile gotico, e la chiesa fu così dotata di ampie volte; ma fu soprattutto a partire dalla fondazione della diocesi di Lubiana, nel 1461, che San Nicola acquisì un’importanza ancora maggiore, e venne sottoposta a lavori di ampliamento e ristrutturazione. Purtroppo però, neanche gli edifici sfuggono alla storia, soprattutto se questa si manifesta sotto forma di invasioni nemiche: nel 1469 la chiesa fu pesantemente danneggiata, probabilmente bruciata durante un attacco delle truppe ottomane.
L’edificio le cui torri campanarie svettano oggi sul centro storico della capitale risale alla ricostruzione del 1701, in stile barocco, con la tipica struttura a croce latina, le cappelle laterali, e le decorazioni fastose. A progettare il nuovo edificio fu Andrea Pozzo, architetto e artista gesuita di origini trentine che diede un contributo significativo al tardo barocco: fra i suoi lavori più importanti, oltre a San Nicola a Lubiana, c’è il grandioso affresco “Trionfo di Ercole” del Gartenpalais Liechtenstein di Vienna.
Imperdibile è anche la biblioteca nel Palazzo del seminario della cattedrale di San Nicola, un autentico tesoro (visitabile su prenotazione). Attraversare il suo imponente portone, sostenuto da due magnifiche statue raffiguranti Ercole, opera di Angelo Putti, significa accedere a un mondo prezioso e unico. Fondata nel 1701, questa fu la prima biblioteca pubblica di Lubiana, e al suo interno si trova ancora l’arredamento originale, in legno di quercia.
Ma la biblioteca custodisce anche dei preziosissimi manoscritti di epoca medievale e stampe di grande valore, fra magnifici incunaboli ed eleganti libretti per gli spettacoli dell’opera. Insomma, per il credente che sogna di regalarsi un momento di riposo sereno prima di riprendere l’attività lavorativa, un fine settimana a Lubiana e una visita ai suoi musei e alle sue splendide chiese, fra cui proprio quella di San Nicola, è altamente consigliata.
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