di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Quando si parla di storia millenaria e di tesori archeologici è normale che la mente vada alle maestose Piramidi di Giza, all’incredibile Pantheon di Roma, o alle straordinarie rovine delle antiche civiltà del Sudamerica. Eppure anche le valli alpine, con i loro grandi silenzi, i loro fiumi cristallini e i loro vasti boschi custodiscono le storie millenarie delle popolazioni che vi si sono stabilite nel corso dei secoli, sin dall’alba dell’umanità. Magari queste popolazioni non hanno costruito grandi opere che siano arrivate ai nostri giorni però ci raccontano comunque la loro storia, grazie a reperti più piccoli, ma non per questo meno straordinari.
Lo si capisce benissimo visitando il Museo di Tolmin, in quel gioiello prezioso a pochi chilometri dal confine con l’Italia che è la Valle dell’Isonzo. Pensando alle acque turchesi del più famoso fiume sloveno, e al brillante color smeraldo dei boschi che lo circondano, si potrebbe credere che non ci sia alcun bisogno di altre ragioni per decidere di partire alla volta di questa magnifica valle, autentico Eldorado di escursionisti incalliti, amanti della mountain bike, animi contemplativi e appassionati di pesca sportiva. E invece il delizioso borgo di Tolmin e il suo museo sono eccome un altro, validissimo motivo per fare rotta verso la Dolina Soče, come la chiamiamo in Slovenia.
Entrando nel Museo di Tolmin si dà inizio a un viaggio straordinario nel tempo, alla scoperta della storia lunga millenni delle popolazioni umane che hanno vissuto in quest’angolo di Europa. L’esposizione permanente del museo, infatti, vanta un gran numero di preziosi reperti e offre un percorso archeologico, uno etnologico e uno dedicato alla storia dell’arte. Nella prima parte della mostra vengono presentate le popolazioni preistoriche che vissero nella zona di Tolmin dall’età della pietra fino all’arrivo degli slavi, quando ci fu una vera e propria cesura per quanto riguarda la cultura e le abitudini.
Questa parte del museo vanta dei reperti particolarmente suggestivi, a cominciare da una splendida fibula ad arco del tipo Sveta Lucija che, secondo la moda locale fra il VI e il V secolo a.C., si usava per adornare gli abiti nuziali. Splendida anche la skyphos cosiddetta “della civetta”, una coppa decorata con lo stile tipico dei vasi greci che si trovano in moltissimi musei del Mediterraneo; la coppa del Museo di Tolmin deve il suo soprannome alla protagonista delle sue decorazioni, una bellissima civetta rossa il cui sguardo sembra attraversare i secoli.
E poi c’è una spada, una spada davvero speciale perché non si trattava tanto di un’arma, quanto di un simbolo del potere che spettava al rihtar, il capo del villaggio, secondo le norme stabilite dal patriarca di Aquileia nel XIII secolo. Da non perdere anche le parti dell’esposizione permanente che si sviluppano in altri luoghi, seppur sempre connessi con il Museo di Tolmin, che in effetti non sarebbe sbagliato definire “un museo diffuso”. C’è, ad esempio, la mostra in un ex caseificio di Potoki, un piccolo villaggio che sorge su un pendio molto soleggiato nella bella stagione, appena sopra il fiume Nadiža.
Qui si possono scoprire e guardare da vicino decine di fotografie che ritraggono la vita quotidiana di questa piccola comunità rurale, fra l’allevamento di mucche e pecore, la produzione di formaggio e i piccoli mulini che un tempo sorgevano lungo i torrenti che scorrevano proprio davanti al villaggio. La Valle dell’Isonzo, e in particolare Tolmin grazie al suo museo, sono davvero destinazioni perfette per l’estate: non solo perché i folti boschi riparano dal caldo ma anche perché, grazie all’interessantissima mostra permanente del Museo di Tolmin, si riesce ad andare alla scoperta di una storia ricca, affascinante e lunga secoli.
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè di contenuti terzi.
Naložbo sofinancirata Republika Slovenija in Evropska unija iz Evropskega sklada za regionalni razvoj v okviru Vavčerja za digitalni marketing za projekt spletna stran, spletna trgovina, rezervacijska platforma ter mobilna aplikacija.