di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Le coste dell’Adriatico sono costellate di gemme urbane. Splendide città e cittadine ricche di arte, cultura e storia. Tutti conoscono Venezia, Trieste, Dubrovnik (Ragusa), Ancona, Rijeka (Fiume), Bari, ecc… Meno presa d’assalto dai turisti ma altrettanto splendida è Pirano, dove il tempo sembra essersi fermato e si respira ancora l’aria della Serenissima.
Nota per il suo profilo raccolto ed elegante, questa penisola è un vero e proprio gioiello incastonato sul litorale sloveno. Dalle antiche saline alle alte mura, dalla magnifica piazza Tartini alla cattedrale di San Giorgio, Pirano è una città-bomboniera ricca di storia e avvolta in un fascino unico, stupenda da visitare in qualunque momento dell’anno.
Chi ama passeggiare non avrà che da perdersi fra i vicoli, le piazze e le stradine, alla scoperta dei negozietti dove trovare i prodotti tipici (a cominciare dal pregiatissimo sale di Pirano), delle raffinate caffetterie e dei ristoranti dove mangiare dell’ottimo pesce. E, naturalmente, alla scoperta della lunga storia di quest’affascinante città costiera, al contempo così adriatica e mitteleuropea.
Chi ha sempre voglia di pedalare, invece, sarà lieto di sapere che nelle vicinanze Pirano passa la Parenzana, il percorso che unisce Italia e Croazia attraverso 120 chilometri, soprattutto costieri. Ciò significa che bastano pochi minuti per ritrovarsi a pedalare su una lunga via che unisce tutte le città costiere slovene, e poter fare delle bellissime escursioni.
Prima di tutto però, vale la pena lasciarsi il centro storico alle spalle e cominciare l’ascesa del colle Mogorone, verso la cinta muraria innalzata verso la fine del XV secolo. Per raggiungerla ci vuole una certa pazienza (e anche un po’ di allenamento) perché la salita si fa sentire. Ma sforzi vengono ricompensati perché la vista da lassù è bellissima.
Si può lasciar vagare lo sguardo sul centro storico, la costa, fino all’orizzonte, dove il blu profondo del mare confina con l’azzurro terso del cielo. Divenuta una città ricca grazie al commercio del sale, Pirano fece buon uso delle sue imponenti mura in più di un’occasione. La città fu presa di mira spesso, e non solo dai pirati. Nel 1354 e nel 1379, per esempio, respinse due assedi dalla Repubblica di Genova. Non per nulla, prima di queste mura ne erano state costruite altre intorno al centro della città, sulla penisola, di cui si hanno notizie già da documenti del VII secolo.
A completare la cinta muraria ci sono sette grandi porte, che un tempo costituivano i vari ingressi alla città. Quella preservata meglio è Porta Delfin, costruita in stile gotico nel XV secolo dall’omonimo podestà dell’epoca. La cattedrale, da parte sua, fu dedicata al patrono della città, San Giorgio, che avrebbe protetto e salvato Pirano dalla devastazione di una forte tempesta.
A risaltare è il suo campanile, costruito nel XVII secolo (durante la dominazione veneziana) su imitazione di quello di San Marco. 146 scalini permettono di risalirlo e raggiungerne la cima, da cui si apre un’altra magnifica vista della città e della costa. Finita di costruire nel 1641, la cattedrale vanta degli altari laterali decorati con numerosi dipinti raffiguranti San Giorgio, opera di artisti barocchi veneziani, e un piccolo museo.
E poi c’è lei, piazza Tartini, che con la sua forma ovale rappresenta il vero cuore di Pirano. Dove oggi sorge questa piazza, un tempo si trovava il vecchio porto, che venne interrato nel XIX secolo. È dedicata al celebre violinista Giuseppe Tartini, nato proprio a Pirano nel 1692 e raffigurato nella statua opera dello scultore veneziano Antonio Dal Zotto. A rendere unica la piazza contribuiscono i palazzi nobiliari che vi si affacciano, con facciate colorate e un’aria elegante ma accogliente.
Infine, chi vuole scoprire la lunga storia dell’oro bianco di Pirano, il sale, può visitare il parco naturale delle Saline di Sicciole, dove ancora oggi (nella parte settentrionale) si estrae il sale con una tecnica che risale a più di 700 anni fa! La parte meridionale, invece, è un’importante riserva della biosfera, e ospita innumerevoli specie di volatili e grandi distese di alofite. Qui si trova anche un centinaio di antiche case di salinai, ormai abbandonate, che infondono al luogo un’atmosfera davvero unica.
Suggestivo anche il Museo delle Saline, noto anche con il nome di Casa dei salinai: la sua esposizione riproduce nei dettagli l’abitazione di una famiglia impiegata in quello che per secoli è stato il pilastro dell’economia di Pirano.
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